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Autore: Oggetto: Giro, 4a Tappa: GIFFONI VALLE PIANA-FROSINONE

Livello Fausto Coppi
Utente del mese Luglio 2009




Posts: 4217
Registrato: Oct 2003

  postato il 11/05/2005 alle 22:48
Giro
La varietà degli arrivi sono una riprova del valore tecnico del Giro. Non sono queste le "cose" che si possono contestare alla RCS. La pericolosità, spesso la fanno la foga dei corridori e gli interessi che gravitano sulla disperazione creata dai pochi soldi che ci sono nel ciclismo. Farsi vedere e vincere una tappa, oggi, determina valori decisamente superiore a lustri fa, ed il piazzamento, anche per le logiche che si sono create col Pro Tour, acquista risonanze ben più palpabili, rispetto al passato, al fine di reperire le poche risorse. La vera caduta nella tappa odierna, colei che ha spezzato il gruppo, è avvenuta in una zona che definire pericolosa, è da gente che vive in altro mondo. Tra l’altro s’è consumata per una di quelle possibili cause che ogni corsa contiene, persino se il teatro fosse l’autostrada. La tanto temuta discesa finale di Frosinone, invece, rappresenta anch’essa una variabile del ciclismo, diciamo una discesa del Poggio all’interno del Giro. Se sono da cassare questi arrivi, allora bocciamo l’epilogo della Sanremo. Mi sembra davvero troppo. Quel che è tangibile è lo spettacolo che ne sta uscendo, indipendentemente dalla correttezza con la quale i corridori lo consumano e lo vivono. Una loro maggior correttezza non abbasserebbe il valore dello spettacolo in sé, ma sarebbe auspicabile soprattutto per loro e per l’immagine più complessiva del ciclismo. Basterebbe solo che i personaggi papabili per la classifica finale, capissero che sono ben altri i terreni su cui si giocheranno il Giro...

Bettini-Cooke
Premesso che la caduta di Cooke non è imputabile alla presunta pericolosità dell’arrivo, il regolamento è chiaro per quanto riguarda la casistica delle infrazioni in uno sprint, è invece contestabile nelle determinazioni circa il dopo la constatazione di una infrazione. Ora, con tutto il bene che vogliamo a Bettini, tra l’altro corridore correttissimo, l’infrazione l’ha commessa, magari in buona fede, ma è stata determinante. Spiace dover annotare, quanto non si sia dato nessun peso alle dichiarazioni di Cooke, sulla sua scelta di cercare di passare a sinistra per proteggersi dal vento. Ora, con tutti i velocisti che si sono resi commentatori, è amaro verificare che nessuno abbia detto quello che ognuno di loro fa sempre quando ha spazi alternativi in una volata, ovvero scegliere la traiettoria più protetta dal vento.
Capisco l’amarezza di Bettini, ma non mi è piaciuta la sceneggiata seguente, per nulla condivisibile. Avrebbe potuto difendere la sua buona fede, con tutto un altro tipo di reazione. Mi dispiace.

Cunego
La dichiarazione di oggi, rappresenta il primo infortunio “mediatico” del veronese e la lettura va vista in sincronia con la reazione vistosa per la mancata vittoria di ieri. Il ragazzo è nervoso, si gioca i secondi degli abbuoni spendendo energie, senza concludere un granché. Lo fa per dimostrare qualcosa di fronte alla poca chiarezza che si vive in casa Lampare Caffita? O perché teme oltre misura il più tranquillo Basso?
Se poi preferisce gli squallidi tracciati del Tour, faccia pure, ma svegli un poco la memoria, poiché nelle famose dieci tappe biliardo di inizio “Grande Boucle”, di solito succedono incidenti e vi sono cadute ben più gravi di quelle che si riscontrano al Giro. E poi si riveda le cassette degli arrivi francesi, con rotonde, spartitraffico e tutto il resto. In ogni caso è libero di pensarla come vuole, ma le battaglie per la sicurezza, sempre legittime e doverose quando i motivi insistono, si fanno prima di tutto fra i corridori e non con dichiarazioni in TV. Ciononostante, aldilà del nervosismo, che può pure essere un peccato di gioventù, lo vedo abbastanza bene, ma sarà la tappa di domani a dirci se sarà o meno in grado di reggere Basso (sornione ma fortissimo), su una salita vera.

Panaria
Bèh, le regole del Pro Tour, la bocciano, ma la strada l’elegge. Una banda di giovani con un eterno giovane come Mazzanti lì in mezzo. Sella è in palla, Lancaster un acuto l’ha già partorito, Grillo lotta e Pozzovivo, oggi, dopo la caduta che ha spezzato il gruppo, l’ho visto inseguire con una veemenza degna di qualcosa di più di una semplice promessa. Ai pochi soldi, se si unisce tanta intelligenza e buon senso, si possono raggiungere significativi traguardi nello sport. E le squadre che ricercano i corridori con la lente, mi sono simpatiche a prescindere. Forse perché rivedo i passi, a cui ero costretto, quando non ero ancora la c…a di oggi.

Cioni
Fossi in Basso, Cunego, Simoni, del trio Liquigas, non mi preoccuperei né di Di Luca, né di Garzelli, ma di Cioni. E’ l’uomo di quella squadra più forte in salita e a cronometro, in poche parole, l’unico dei tre che ritroveremo protagonista fino alla fine. Mi auguro lo capiscano anche i tecnici Liquigas, non vorrei che David fosse sacrificato a riportare sui primi.... il Garzelli quando si staccherà......

Morris

 

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"Non discutere con gli stupidi, perchè scenderesti al loro livello e ti batterebbero per la loro esperienza".

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/05/2005 alle 22:56
Come ho già scritto da qualche parte, concordo con Morris su tutto. Punto per punto.
Aggiungo solo che un certo nervosismo (Cunego ad es.) è indicatore di lotta....sono ottimista. Vedremo un bel giro....

 

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pedala che fa bene.....

 
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Livello Fausto Coppi




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Registrato: Dec 2004

  postato il 11/05/2005 alle 23:30
grandissimo come sempre morris.
aggiungo che l' arrivo di oggi non era per nulla pericoloso in sè (esiste anche la discesa) e la caduta del bravo Cooke è avvenuta su un rettilineo largo e solo per la foga dei contendenti.
vi invito a legger le pittoresche dichiarazioni di Baden Cooke sull' ottimo Cyclingnews.com : sostiene che passava bettini, qualora non fosse stato chiuso, talmente forte da sverniciargli il casco ! il tutto condito da svariati fuckin'... in puro stile cinghiale down under.
ciao
mestatore

 
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Livello Fausto Coppi




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Registrato: Jul 2004

  postato il 12/05/2005 alle 00:37
ciao mesty,

...solo per dire che,visto che ci son passato almeno trenta volte,per la gioia dei volontari delle transenne(),ti assicuro che la sede stradale nn era poi cosi larga,anzi.....

 

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Giuseppe Matranga

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/05/2005 alle 00:47
Impeccabile Morris!
Condivido anche l’editoriale sulla tappa di Marco Grassi, condivido le opinioni di JanJanssen, di Aresius, di Mesty.
E le parole di Pirata Giuseppe mi hanno fatto venire un dubbio: chissà come si sarebbe comportata la giuria se il cinghialone down under avesse avuto la prontezza di dare un colpetto ai freni, lasciando via libera al livornese.
Avrebbero squalificato ugualmente Bettini? Mah...

Su Cuneghin: quella del chierichetto era solo l’apparenza, l’avevamo capito tutti da un pezzo.
È una canaglietta, forse è rimasto contrariato dalla caduta di Honchar che avrebbe potuto trascinarlo a terra, ma vorrei che vi ricordaste quando si lanciò come un pazzo dietro a Popovych giù dal Vivione, eh eh eh, mica aveva paura che Yaroslav gli finisse sotto alle ruote!

Però Pirata, la sede stradale aveva due corsie, ci passavano due TIR, piccina piccina non lo era.
Ciao a tutti!!!

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 12/05/2005 alle 01:38
Originariamente inviato da superalvi


Ahi ahi cunego mi sta piacendo sempre meno.....e poi sputa sul piatto dove mangia perche senza questi arrivi avrebbe lo stesso tempo di Ivan.


Non ho visto la tappa. Solo la volata finale, questa sera su euronews. E anche se l'avessi vista, non avrei potuto comunque ascoltare le varie dichiarazioni: qui le tappe del Giro sono trasmesse da eurosport, che chiude la trasmissione immediatamente dopo l'arrivo. Non so quindi cosa Cunego possa aver detto per alimentare questa levata di scudi. Cerchiamo però di essere giusti: quanto detto sopra non é vero. Dei 19 secondi che separano Cunego e Basso, 12 sono dovuti all'abbuono di ieri, ma gli altri 7 con gli abbuoni non han nulla a che vedere. Quindi, senza abbuoni, Cunego e Basso non avrebbero lo stesso tempo. Si tratta comunque di dettagli...

Ad ogni modo: mi sembra una reazione abbastanza normale che, quando ci sono delle cadute, qualcuno si lamenti della pericolosità dei percorsi. Poiché quelli che vengono intervistati sono all'incirca sempre gli stessi, non é strano che arrivi alle nostre orecchie quanto detto da Cunego. Propabilmente altri avrebbero detto (o hanno detto) la stessa cosa. Io, comunque non darei troppo peso a quelle frasi. Mi sembra che, benché la sua carriera sia ancora corta, Damiano abbia già dimostrato di sapersi battere quando questo é necessario.

Mi preoccupa un po' di più quello che (secondo la Gazzetta) avrebbe detto dopo l'arrivo di ieri. Sembra che abbia chiesto: "Ho preso la maglia?". Se é vero, é un po' strano: come potava pensare a un'eventualità simile? Mah...

Purtroppo é vero quello che dice Aranciata: la squalifica di Bettini non ripaga Cooke di quello che ha perso. Purtroppo, temo che non ci sia niente da fare. Nei vari sport si possono citare situazioni analoghe (o peggiori) a decine: purtroppo anche se é possibile trovare e punire un "colpevole" é praticamente quasi impossibile risarcire il danneggiato di quanto ha perso...

Buona notte a tutti!

 

[Modificato il 12/05/2005 alle 01:41 by Felice]


 
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Livello Tirreno-Adriatico




Posts: 59
Registrato: Feb 2005

  postato il 12/05/2005 alle 01:40
Personalmente, anch'io sono del parere che il provvedimento preso nei confronti di Bettini sia stato giusto. Il suo spostamento, sia che fosse involontario, sia che fosse intenzionale, ha comunque ostacolato Cooke: lo ha chiuso contro le transenne impedendogli la rimonta (ed era più che evidente che l'Australiano stesse rimontando Bettini).
Non è stato facile giudicare l'accaduto xchè dal filmato ripreso dalla telecamera frontale effettivamente sembrava davvero che Bettini non avesse nemmeno visto Cooke; ma la ripresa della telecamera dall'alto mostrava in modo evidente che il Grillo si è spostato a sx proprio quando l'altro stava quasi x affiancarlo.
Certo, non possiamo sapere con sicurezza se Bettini ha usato questa "piccola" furbizia intenzionalmente o se lo ha fatto in modo involontario, ma comunque lo ha fatto: volontariamente o meno, ha di fatto ostacolato l'avversario (che, tra l'altro, probabilmente avrebbe vinto), pertanto il provvedimento ci sta tutto.
A parer mio, la teoria che oggi quasi tutti sostenevano al processo alla tappa, secondo la quale l'Australiano non avrebbe dovuto infilarsi a sx, non sta in piedi: Cooke già di suo stava correndo molto spostato a sx, quindi credo che gli sia venuto naturale portarsi proprio alla sx di Bettini. Ok, forse è stato imprudente e anche un pochino ingenuo (dovresti prevederlo che, se vai a infilarti nello stretto corridoio tra le transenne e il tuo avversario, c'è la possibilità che questo cerchi poi di chiuderti); ma è pure vero che x lui tentare il sorpasso a dx avrebbe significato perdere terreno in diagonale e quindi non riuscire più rimontare il Toscano.
Tuttavia, non è stato solo x questo che Bettini mi ha fatto un po' arrabbiare (d'altronde nessuno è santo e quindi passi pure che qualche volta uno tenta di mettere in atto una piccola astuzia)... ciò che mi ha deluso è stato il fatto di non aver accettato il provvedimento e, soprattutto, la scenata che ha fatto: in fin dei conti non è stato punito in modo così pesante (ci sono sono sanzioni ben più gravi)... in fondo è stato solo declassato e, in più, ha ancora la maglia rosa.
Credo che l'unica cosa poco giusta sia il fatto che tale provvedimento è stato preso solo in questa tappa: anche in quelle precedenti ci sono state delle scorretteze su cui si sarebbe dovuti intervenire. Xchè saranno pure solo "piccole furbizie" (come forse anche quella di Bettini), ma son cose che a me comunque non piacciono affatto.

Per quanto riguarda le dichiarazioni di Cunego... be' non voglio dilungarmi su questo... dico solo che anche a me è sembrato un po' troppo pretenziosetto.

 
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Livello Tour




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  postato il 12/05/2005 alle 02:08
Dopo aver letto quanto ha scritto Morris sulla tappa di oggi (di cui condivido tutto.., ansi potrei dire che quasi invidio il suo modo di scrivere e anche di narrare..)
Mi meraviglio della competenza di molti utenti che scrivono in questo furum di appassionati, cosa che invece non trovo tra alcuni commentatori e gioranalisti sportivi che si sentono nei media.

 
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Non registrato



  postato il 12/05/2005 alle 02:29
Una curiosità del tutto personale: ma i giudici del Giro sono dell'organizzazione (RCS) o dell'Unione Internazionale (UCI)?!
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/05/2005 alle 07:31
tutto sommato la squalifica di Bettini e' giusta,anche se bisogna dire che se Cooke fosse rimasto in piedi essa con ogni probabilita' non ci sarebbe stata,comunque per il livornese non mi sembra il caso di lamentarsi troppo visto che ha gia' vinto una tappa e conserva la maglia rosa.Cunego non ha tutti i torti a lamentarsi dei percorsi:c'e' piu' spettacolo,d'accordo,ma anche molte piu' probabilita' di cadere e se si cade addio Giro,c'e' anche da dire che al Tour i percorsi sono spesso anche peggiori
 
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Non registrato



  postato il 12/05/2005 alle 08:44
Sono d'accordo con Morris al 102 per cento. Bravo. Soprattutto su Cunego e gli arrivi del Tour, dove la corsa è ancora più agguerrita che da noi.

Su Bettini. La scorrettezza c'era e andava declassato. Punto. Dispiace però che la giuria del Giro ha sempre linee di giurisprudenza strane. Allora anche Di Luca nella tappa prima andava squalificato, sebbene Bettini non sia caduto. E allora cosa dire di cosa hanno fatto a Petacchi il giorno di McEwen?

Il problema è che la giuria del giro invece di guardare ai fatti pone solo pesi e contrappesi. Guardate per esempio il comportamento con la Fassa in questi anni: nel 2001 Belli colpisce un tifoso (di Simoni, che non si è mai dissociato) che lo offende da decine di metri e viene espulso. Nel 2002 Casagrande viene espulso per un atto simile a quello di Bettini (che è stato solo declassato!), per giunta il colombiano cadde da solo a 80 cm dalla transenna. Nel 2003 Petacchi rifila insulti e cazzotti sulla schiena a Naudasz (o come cavolo si scrive) e per non penalizzare troppo la Fassa che negli anni prima offriva buoni campioni e veniva bastonata, si chiude un occhio. Tutti si incavolano sulla stampa e allora a Sampeyre, sotto la neve e sul ghiaccio si mandano a casa 45 corridori fuori tempo massimo solo perchè non averlo fatto avrebbe significato nuovamente assolvere Petacchi. Se questa per voi è una giuria...

Infine, sulla Panaria e il Pro Tour: a questo punto mi auguro che il Pro Tour preveda promozioni e retrocessioni, quantomeno a livello nazionale. La Panaria sta facendo molto meglio della Domina Vacanze, ad esempio, o della Bouygues Telecom di Beneteau.

E ben venga il vostro ranking contro-pro Tour: vincere una tappa al giro quest'anno vale ben di più di un giro di Polonia o di un Paesi Baschi: ragazzi, per ora hanno vinto solo campioni di rango internazionale!

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/05/2005 alle 09:50
Condivido, come gli altri, l'anlisi di Morris, come sempre puntuale e preciso.
Aggiungo alcune mie osservazioni:
- mi dispiace dirlo,perché apprezzo il corridore, ma guardando al rallentatore la volata, si vede molto bene che Bettini abbassa la testa per controllare Cooke e poi si sposta verso le transenne. C'è il dolo anche se sicuramente voleva solo rallentarlo e non sbatterlo contro le transenne. Dunque giusta retrocessione;
- non mi stupiscono per niente le prestazioni della Panaria, che già ad inizio Giro mi sembrava una delle squadre più spettacolari. Chissà se Perez Cuapio sulle salite potrà ripetere le prestazioni del Trentino;
- quanto a Cunego, credo che vada capito il suo nervosismo data la grande pressione che sta subendo. Inoltre leggendo riviste ed articoli sui giornali negli ultimi tempi, mi è sembrato che in gruppo stia salendo una certa avversione per Cunego e dunque, tendendo conto anche dell'ambiente in casa Saeco, credo che il veronese possa essere giustificato;
- ultima osservazione: riguarda il punto sollevato da ALfea. E' proprio vero che i giornalisti della tv sembrano pensare più a difendere certi corridori importanti che a fare una seria disamina della tappa. Mi sembra che solo Martinello sia vermente imparziale.

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 12/05/2005 alle 10:14
scusate ma secondo voi bettini perchè è stato declassato???mi spiego meglio:ha deviato la traettoria scelta creando pericolo per altri corridori oppure ha fatto uno sprint irregolare?? perchè a mio avviso sono 2 cose differenti........comunque la volata mi è sembrata regolare e se notate bene cosa che poi bettini ha dichiarato buttando giù l'ultimo rapporto la ruota dietro ha fatto un movimento strano e l'australiano toccando ruota è caduto.però di queste volate se ne vedono tante e mi ricorda un pò se vogliamo fare un paragone con il calcio un azione di calcio d'angolo o una punizione diretta in aerea notate quanti abbracci tra calciatori????????bè pure li gl'albitri a volte danno i rigori a volte no o sbaglio????e noi li a criticare e a dire:ma queste cose durante una partita ne succedono a decine...........cosi le volate!!!
 
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Livello Greg Lemond




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Registrato: May 2005

  postato il 12/05/2005 alle 12:39
Originariamente inviato da Felice

Originariamente inviato da superalvi


Ahi ahi cunego mi sta piacendo sempre meno.....e poi sputa sul piatto dove mangia perche senza questi arrivi avrebbe lo stesso tempo di Ivan.


Ad ogni modo: mi sembra una reazione abbastanza normale che, quando ci sono delle cadute, qualcuno si lamenti della pericolosità dei percorsi. Poiché quelli che vengono intervistati sono all'incirca sempre gli stessi, non é strano che arrivi alle nostre orecchie quanto detto da Cunego. Propabilmente altri avrebbero detto (o hanno detto) la stessa cosa. Io, comunque non darei troppo peso a quelle frasi. Mi sembra che, benché la sua carriera sia ancora corta, Damiano abbia già dimostrato di sapersi battere quando questo é necessario.


Hai ragione Felice, e infatti Cunego non è stato il solo corridore, ieri, a lamentarsi per la pericolosità dei percorsi.
Lo hanno fatto anche Danilo Di Luca e Stuart O'Grady:

Di Luca (dalla Gazzetta): "Finora abbiamo fatto quattro tappe e non c'è stato un arrivo decente. Anche quello dove ho vinto, non era un arrivo da Giro. Si poteva finire per terra, come è successo qui. Quando è cominciata la discesa è successo il finimondo"

O'Grady (da Cyclingnews): "This Giro's a bit of a joke," he said. "These finishes are ridiculous. They're put on for show. They're dangerous."

Quindi, tre dichiarazioni da tre molto autorevoli rappresentanti non solo degli uomini di classifica come Cunego, ma anche dei finisseurs e dei velocisti. E certo nessuno dei tre può essere accusato di pavidità. Diciamo allora che sputano tutti nel piatto in cui mangiano? O diciamo invece che hanno protestato per un problema di sicurezza REALE e che rischia di danneggiare tutti?

Gli attacchi di qualcuno di voi a Cunego sono dunque assolutamente ingiustificati, come vedete la sua opinione è condivisa da illustri colleghi.
E a me piace che il ragazzo, benchè così giovane, abbia avuto le p**** di parlarne.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/05/2005 alle 12:40
Originariamente inviato da aranciata_bottecchia
Però Pirata, la sede stradale aveva due corsie, ci passavano due TIR, piccina piccina non lo era.
Ciao a tutti!!!



...due TIR!?!?
mmmm,forse a specchietti chiusi.......


ciao Grande!

 

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Giuseppe Matranga

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  postato il 12/05/2005 alle 13:45
Originariamente inviato da mario82

Una curiosità del tutto personale: ma i giudici del Giro sono dell'organizzazione (RCS) o dell'Unione Internazionale (UCI)?!


Allora, mi rispondo da solo, visto il "Garibaldi" che ho ottenuto ieri a Frosinone.

****************************

La Giuria del Giro d'Italia è designata dall'UCI e vede:
- PRESIDENTE
Martijn Swinkels (Ola)
- COMPONENTI
Rodolfo Biancalani
Jacky Tarenne
Jorge Gual Martinez
- GIUDICE D'ARRIVO
Paolo Galaverna
- GIUDICI SU MOTO
Cristina Uzkudun Lantz
Francesca Mannori
Gianni Passatelli
Luca Botta


*******************************

Scusate la mia maniacale psicosi, ma a me balza agli occhi subito e soltanto una cosa:
nella disparità di giudizio, vedi Kirsipuu e Di Luca, e tralasciando per un attimo la caduta di Cooke (vero motore del declassamento di Bettini), traspare come la Giuria designata dall'UCI abbia "salvato" un corridore di una squadra francese (o straniera, se vogliamo non essere sciovinisti al contrario), il leader del ProTour, ma non il leader del Giro d'Italia, un italiano in maglia rosa.

Le conseguenze: chi non conosce Bettini, potrebbe dire che il leader del Giro è un corridore sleale, che il Giro viene rappresentato con l'effige della maglia da un corridore che manda a terra gli avversari, mentre il leader del ProTour non lo fa.

Così ci perde il Giro, e si "obbliga" una squadra con corridori italiani che infrequentemente è venuta al Giro prima del ProTour (leggi Quick Step) a recriminare per le "bizze" degli organizzatori e dei giudici di gara.

Chiedo ancora scusa per la malizia, ma il tentativo di screditare una corsa, per me, resta, a maggior ragione dopo aver assistito indirettamente, come voi tutti, alle dispute con Verbruggen da parte di RCS e Unipublic (Giro e Vuelta) e con le associazioni dei corridori per il rimborso premi, e con le stesse squadre per la borsa ingaggi.

Spero soltano che il mio sia un "raptus scherlockiano" di infausta validità, altrimenti sarei abbastanza preoccupato...

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/05/2005 alle 19:17
Ciao Gabri59, purtroppo ciascuno tira l’acqua al proprio mulino, idem Cunego, Di Luca e O’Grady.
La Sanremo è pericolosissima, ti sembra che Petacchi rinunci?
La Roubaix è pericolosissima, ti sembra che Boonen rinunci?
I primi dieci giorni del Tour de France sono pericolosissimi tanto quanto la Sanremo o la Roubaix, ti sembra che a parte Garzelli e Simoni qualcuno voglia rinunciare?
Suvvia, non scherziamo.
Tanto più che i grossi danni li abbiamo visti nei momenti di rilassatezza, lungo infiniti rettilinei dove cala l’attenzione dei corridori, vedi il povero Lopez De Munain, vedi Thomas Dekker nel fosso, e tanti altri episodi, non ultimo quello dell’esukadi che oggi è stato portato via in ambulanza.
Altro che gli ultimi kilometri rocamboleschi! La verità è che quando sale la tensione il corridore corre meno rischi, perchè l’adrenalina stimola tutti i sensi.

Se poi i sindacalisti volessero davvero maggiore sicurezza imporrebbero alle squadre di correre con sette uomini e non nove, giacchè la maggiore pericolosità deriva dagli assembramenti compatti di talune formazioni, oltre al mostruoso numero di corridori che infoltiscono il plotone.
Sapete quanti partenti presero il via sia nel Giro che nel Tour del 1980?
Centotrenta, oggi invece poco meno di duecento.
Se volessero parlare seriamente di sicurezza, anzichè cacciare fumo negli occhi, comincerebbero da questo aspetto, ma tu che dici, accetterebbero? Io dico di no, anzi, se fosse possibile arrivare al casello di Melegnano o sul raccordo anulare vorrebbero partire in quattrocento.
Ma no, meglio criticare i percorsi originali!

Io faccio il tifo per Cunego, ma se dice una cagata che faccio, batto le pinne come un’otaria?
Eddai, idem per Petacchi, grande stima, sincera ammirazione, ma quando fa la vittima quasi come Max Biaggi (che è imbattibile) che faccio, applaudo? Ha un treno tutto per lui, che impari ad usarlo meglio.
Ma alla fine della fiera è chiaro che nessuno valuta i corridori per quello che dicono, per esempio io adoro Gibo Simoni come corridore, dico, come corridore, punto.

nella disparità di giudizio, vedi Kirsipuu e Di Luca, e tralasciando per un attimo la caduta di Cooke (vero motore del declassamento di Bettini),


Ciao Mario, io non vedo disparità di giudizio, innanzi tutto nella famosa tappa di Kirsipuu, se proprio si doveva squalificare qualcuno, questi erano in primis Velo e poi Ongarato, sono loro che per primi si sono messi a spingere, allungando anche le mani per spostare il treno avversario: che facciamo, squalifichiamo i due Fassa, e pure Petacchi per responsabilità oggettiva, e infine anche Kirsipuu?
Nemmeno condannerei Di Luca, direi che era stato di Bettini l’errore principale, una sorta di "gioco pericoloso", giacchè arrivando ad alta velocità sull’esterno della curva già sapeva che Di Luca, che pure andava forte, si sarebbe dovuto allargare (e lo stesso Bettini ha riconosciuto l’errore).
E nemmeno è completamente vero che sia stata la caduta di Cooke il vero motore della squalifica (e lo dico anche a Guglielmo), oggi sono state trasmesse le immagini di repertorio relative ad un fatto analogo, quando McEwen strinse alle transenne Baldato, il quale però non cadde, e tuttavia la giuria declassò comunque McEwen.
Al limite si può discutere sulla volontarietà o meno di Bettini, ma non sull’irregolarità della sua secca rasoiata verso sinistra (se fosse stata almeno progressiva credo che i giudici avrebbero chiuso un occhio, ma era talmente repentina...).
Il fatto disarmante è che a commettere l’irregolarità è stato un corridore noto per la sua correttezza.
Io non ho dubbi, sono sicuro che non voleva spingere Cooke sulle transenne, credo fermamente che a sbilanciarlo sia stato il salto di catena che ha accusato, ma resta l’evidenza, l’irregolarità è stata commessa.

Il grande problema rimane il mancato risarcimento di chi ha subito il torto.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/05/2005 alle 22:29
Sì, il problema è il risarcimento del torto, non tanto la punizione del "colpevole".
Penso che la battaglia di mentalità sia questa.
E certamente non solo nel ciclismo.

 

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nino58

 
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Livello Greg Lemond




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  postato il 12/05/2005 alle 23:13
Originariamente inviato da aranciata_bottecchia

Ciao Gabri59, purtroppo ciascuno tira l’acqua al proprio mulino, idem Cunego, Di Luca e O’Grady.
La Sanremo è pericolosissima, ti sembra che Petacchi rinunci?
La Roubaix è pericolosissima, ti sembra che Boonen rinunci?
I primi dieci giorni del Tour de France sono pericolosissimi tanto quanto la Sanremo o la Roubaix, ti sembra che a parte Garzelli e Simoni qualcuno voglia rinunciare?
Suvvia, non scherziamo.
Tanto più che i grossi danni li abbiamo visti nei momenti di rilassatezza, lungo infiniti rettilinei dove cala l’attenzione dei corridori, vedi il povero Lopez De Munain, vedi Thomas Dekker nel fosso, e tanti altri episodi, non ultimo quello dell’esukadi che oggi è stato portato via in ambulanza.
Altro che gli ultimi kilometri rocamboleschi! La verità è che quando sale la tensione il corridore corre meno rischi, perchè l’adrenalina stimola tutti i sensi.

Se poi i sindacalisti volessero davvero maggiore sicurezza imporrebbero alle squadre di correre con sette uomini e non nove, giacchè la maggiore pericolosità deriva dagli assembramenti compatti di talune formazioni, oltre al mostruoso numero di corridori che infoltiscono il plotone.


Ciao Aranciata,
anche se ho cominciato a partecipare solo ora, vi seguo dalla scorsa estate e devo dire che su moltissime cose mi trovo perfettamente d' accordo con te, ma non in questo caso.
Tu dici: Boonen non rinuncia alla Roubaix, nè Petacchi alla Sanremo, corse pericolose. Ma a me non risulta che nè Cunego nè Di Luca o O'Grady o Basso rinuncino a Giro e Tour, quindi che discorso è?
Hai ragione quando dici che il problema è un gruppo troppo folto che va troppo forte complessivamente, ma allora, se proprio si vogliono disegnare finali pericolosi, come dice (giustamente a mio parere) Cunego che si metta prima anche una salita per "scremare" il gruppo. Oppure si scelgano arrivi meno pericolosi. Altrimenti si avrà sempre questa situazione in cui DEVONO stare davanti non solo gli uomini che vogliono vincere la tappa ma anche quelli di classifica che non possono rischiare data appunto la pericolosità dei finali, che così viene aumentata.
Ciò che ha detto Damiano non è una st...upidaggine, come hai visto anche altri (grandi) corridori si sono lamentati della situazione, è evidente che è un problema reale ed il fatto che finora sia andato tutto bene non garantisce, purtroppo, che vada sempre bene! (facendo tutti gli scongiuri dell' universo).

PS: Quei poveretti dell' Euskadi dovrebbero andare a farsi benedire in massa, la sfiga che li perseguita è impressionante...

PPS: Mancava la voce di un "gregario" sull' argomento, eccola, da Andrea Tonti: "Volata a parte, un po’ tutta la tappa è stata caratterizzata da un percorso fin troppo “nervoso”. Negli ultimi chilometri si faceva fatica a contare le curve, tante che erano, e subito dopo una discesa a capofitto c’erano appena 200 metri prima del traguardo. Se gli organizzatori volevano lo spettacolo, lo hanno fin troppo esasperato. Così si rischia davvero tanto. Le cadute in corsa sono state numerose e molte hanno costretto gli atleti coinvolti al ritiro. E se poi capitasse allla maglia rosa di cadere? Rimarrebbe un Giro d’Italia orfano e non veritiero.
Il nostro è uno sport dove già noi corridori osiamo rischiare il più del dovuto (a volte arriviamo a sfiorare i 100 chilometri orari in discesa).
A proposito di cadute, ieri ne è avvenuta una a meno di 10 chilometri dall’arrivo che ha spaccato in due il gruppo. Fortunatamente, noi della Lampre avevamo occupato l’ala sinistra del plotone e la caduta, che ne ha coinvolto la parte centrale, siamo riusciti ad evitarla.
Subito dopo, però, nelle fasi finali e più concitate della corsa, ce ne è stata un’altra. La vittima stavolta è stato Gonchar, a cui è saltata la catena e che proprio in quel momento si trovava davanti a Cunego. Damiano ha così dovuto frenare e ha perso contatto dai primi senza la possibilità di poter disputare la volata. Peccato."

 
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Livello Mondiali




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  postato il 12/05/2005 alle 23:26
hò scelto Di Luca e avevo ragione

 

____________________
Fabry

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 13/05/2005 alle 03:06
Ciao Gabri, intendo dire che sono state tappe bellissime, intendo dire che i corridori conoscevano il tracciato, e intendo dire che se decidi di competere con i migliori sul terreno che viene proposto, non puoi dopo lamentarti.
Boonen non dirà mai che ci sono troppi cubetti di pietra sulla strada che porta a Roubaix.

Cunego conosceva il tracciato, e il saggio Tonti, se fosse stato davvero saggio, avrebbe detto a Cunego: « Bocia, è meglio perdere venti secondi per un buco che rischiare di tornare a casa, dammi retta, stattene buono e aspetta il Sammommè ».
Quanto ai ritiri cui fa riferimento Tonti, una volta di più sottolineo che hanno avuto luogo in fasi della corsa che poco o niente hanno a che vedere col finale.

Sottolineo e sottoscrivo invece la notevole osservazione di Ivan Basso (da Tuttobiciweb):

« «Il problema non è tanto negli arrivi, quanto nella logica. Perchè non si fa una tabella della pericolosità? Per capirci: domani a Grosseto io sarò costretto ad arrivare fino all’ ultimo chilometro accanto a Petacchi e agli altri velocisti. Basterebbe decidere di neutralizzare gli ultimi tre chilometri, e tutti quelli interessati alla classifica si potrebbero chiamare fuori dalla volata. Nel finale ci sarebbe meno gente, ed i rischi per tutti diminuirebbero».

Io voglio ed esigo nuovamente arrivi come quelli di Tropea, Giffoni o Frosinone, sono stupendi, assieme alle grandi tappe di montagna sono questi arrivi l’essenza del Giro.
Le strade sono tre: Uno, passare da nove a otto corridori per squadra (con sole venti squadre, oppure sette corridori con ventidue squadre), ma immagino che il sindacato e i procuratori non siano d’accordo. Due: applicare un’intelligente collocazione della linea che annulla i kilometri successivi, nelle tappe potenzialmente pericolose. Tre: eliminare gli abbuoni dalle tappe pianeggianti o collinari, come quelle viste sino ad ora, in modo che gli uomini di alta classifica non si facciano la guerra all’ultimo sangue per un pugno di secondi.

Tutto qui, un saluto cordiale.

 
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Non registrato



  postato il 13/05/2005 alle 13:30
Questa la volata di Frosinone (e non solo) vista da due corridori (anzi, un corridore e un neo-ex) sul sito della Gazzetta:

Il diario di Paolo Fornaciari
<>

La "zampata" di Cipollini (dopo Giffoni Valle Piana)
<>

Quindi:
- Fornaciari assolve Bettini a Frosinone
- Cipollini dice che Bettini ha subito una scorrettezza a Giffoni

Cipollini nella volata di McEwen non accenna ad alcuna irregolarità (solidarietà tra colleghi?), mentre non compare le dichiarazioni del Campione del Mondo 2002 dopo la tappa di Frosinone. Sarebbe interessante sapere il suo parere.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 13/05/2005 alle 16:27
Che dire, Fornaciari sarà d’accordo anche con la giuria di Wevelgem, non ho dubbi.

Chissà che il Cipolla non ci sia rimasto male davanti al diniego della Liquigas di riservargli qualche vagoncino in volata.
Che sia una piccola vendetta di uno che non è mai stato esattamente un gentleman?
Però su Abdoujaparovo il buon Cipolla aveva un’opinione differente!
Ah, questi toscanacci, sono fermi all’età delle signorie e delle corporazioni....

Ciao!

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 13/05/2005 alle 18:31
Aranciata rispondo alla tua offesa nei confronti di noi toscani!!!
.................hai proprio ragione!!!!
ma è i bello di noi grulli!!

 
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Livello Tirreno-Adriatico




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  postato il 13/05/2005 alle 18:46
Ma,Io veramente ho letto sulla gazzetta dello sport sia di ieri che di oggi critiche negative da parte di cipollini a bettini:sulla volata é stato a favore della squalifica,e sulla fuga di ieri,ha detto che praticamente ha buttato maglia e tappa.Non si può dargli torto.
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/05/2005 alle 15:05
Per Motocycling: certo, sulle osservazioni non si può dare torto al Cipolla, ho in parte frainteso.
Però a mio avviso la frecciata a Di Luca è sintomo di rancore verso qualche direttore sportivo della Liquigas.
Ciao

 
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