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terza guerra mondiale
aranciata_bottecchia - 26/07/2004 alle 12:04

Ho sempre pensato che il successo nel ciclismo dipendesse da 4 qualità: primo, le capacità che la natura dona differentemente al fisico di ciascun singolo atleta; secondo, la determinazione, la fermezza d'animo, la disposizione al sacrificio in allenamento e in gara; terzo, l'intelligenza in corsa, l'astuzia tattica; quarto, il fattore X, la fortuna, la carenza di avversari competitivi, oppure affiatate partnership chimiche. Detestare Armstrong è facile, perchè il texano è arrogante e dell'odio del pubblico egli si nutre, ne ricava stimoli; Pantani lo definì "eroe da fumetto", non eroe vero, direi una caricatura, la parodia del campione e del cannibale. Ma non avrebbe dovuto avere il fisico debilitato dalle chemioterapie? E l'asportazione di un testicolo non avrebbe dovuto far crollare i valori del testosterone nel suo corpo? L'U.C.I. non avrebbe dovuto giudicare inidoneo alle competizioni agonistiche quest'uomo anziché permettergli di assumere qualunque pozione di asterix dietro giustificazioni terapeutiche? Credo che Armstrong dal 1998 in poi abbia avuto un rapporto privilegiato con il fattore X, credo che abbia goduto e goda di agevolazioni e protezioni speciali mai concesse ad altri. La reazione isterica e infantile nei confronti di Simeoni rendono di ferro questa mia convinzione. La seconda guerra mondiale si é portata via sette tour de france, sospeso tra il 1940 e il 1946, non credete che Bartali e Coppi ne avrebbero vinti almeno quattro o cinque? Lance Armstrong, come una terza guerra mondiale, ha reso nulle sei edizioni del tour, non credete che Ciccio Ullrich di queste sei ne avrebbe vinte almeno due o tre? Un abbraccio fraterno a tutti gli innamorati pazzi del ciclismo.


Emiliano - 26/07/2004 alle 22:21

Effettivamente è una possibilità: bisognerebbe chiedere ad un medico perchè ammetto di non essere informato su cosa Armstrong possa prendere dopo il tumore; è lecito cmq nutrire da profani della scienza medica qualche dubbio


aranciata_bottecchia - 26/07/2004 alle 23:14

Penso che la stessa UCI ci tenga a mantenere le ombre a proposito di tale argomento, Lance è per tutti un dollarificio vivente. Comunque uno dei miei miti, Greg Lemond, dopo essersi preso in corpo una fucilata di pallettoni, impiegò due anni per tornare competitivo e comunque, a suo dire, senza mai raggiungere il livello precedente. Greg: "in bicicletta non esistono miracoli". Quando Armstrong dice che passa il natale e anche capodanno in bicicletta, e che questo è il segreto del suo successo, penso che ci saranno almeno due o trecento gregari professionisti, che si consumano la prostata sul sellino anche il giorno del compleanno, che si sentono presi in giro (questo non giustifica chiaramente Ciccio Ullrich, lui sì poco serio).


Ettore - 26/07/2004 alle 23:26

Si ma gli altri ciclisti quando si dopano comunque non riescono a fare queste gare. Ma che gli danno ad Armstrong l'acqua di Lourdes?:D


aranciata_bottecchia - 27/07/2004 alle 00:04

Capisco lo scetticismo, ma l'ipotesi è proprio che Armstrong possa giocare con il doping come nessun altro: prendi il caso Beloki, licenziato dalla Boulangere perchè voleva curare l'asma con prodotti concessi dall?UCI ma non dalla federazione francese. I metodi del dottor Michele Ferrari funzionano alla grande su tutta la US Postal (vedi locomotiva Landis, vedi la debacle dei transfughi Hamilton e Heras) ma a Lance é concesso ancora un qualcosa in più.


lubat - 29/07/2004 alle 23:34

quanto a Ullrich, se si allenasse con maggiore assiduità se la sarebbe battuta alla pari di armstrong ogni volta, con un dualismo tipo coppi-bartali. ricordo che Ullrich a 22anni ha fatto secondo al Tour dopo aver rischiato di vincerlo battendo il suo capitano riis (e battendo a crono Indurain) e ha 23 lo ha dominato dando 9minuti a Virenque (Armstrong non ha mai dato così tanto distacco al secondo) e 14 al terzo,il Pantani del record sull'alpe d'huez. poi non è più tornato lo stesso, e Armstrong c'entra relativamente: anche nel 1998 sembrava lontano anni luce dall'anno passato. quanto a coppi, io lo considero al pari di chi ha vinto 5 tour, perche almeno altri3 li vinceva in sei anni


aranciata_bottecchia - 03/09/2004 alle 15:15

Riporto avanti questo vecchio thread cui tenevo particolarmente, soprattutto perché lo legga acmb, giacchè in altre circostanze considererei Armstrong un campionissimo e me ne infischierei del suo rapporto esclusivo con il tour de france. Invece per me é un personaggio tremendamente oscuro che si veste di perbenismo. Tra le altre cose anche il patron della Amore&vita, che pure sembra un Don Chisciotte contro il doping, ha sostenuto che bisogna finirla con i corridori che si presentano al via con certificati medici tesi a consentire loro l'assunzione di farmaci vietati per i sani. Bisogna finirla con il ciclismo dove vincono gli ammalati. Chi sta male si fermi e si curi. Se la malattia diventa cronica che cambi mestiere, mica é umiliante. Guardate Armstrong, aveva più muscoli ai tempi del mondiale, ora ne ha di meno ed é più potente... Poi la verità la sanno solo lui e Ferrari, ci mancherebbe, ma non mi si può chiedere di credere alle favole. Giù dalla pianta.

 

[Modificato il 03/09/2004 alle 15:18 by aranciata_bottecchia]


acmb - 03/09/2004 alle 16:11

MA PRIMA DI AVERE IL CANCRO, ARMSTRONG NON ERA UNO SCALATORE. GLI SACALATORI HANNO LE GAMBE PIU' PICCOLE.E COMUNQUE, L'HA DETTO LUI STESSO: "QUANDO AVEVO IL TUMORE, I MUSCOLI CHE AVEVO SONO SCOMPARSI COMPLETAMENTE,E QUELLI NUOVI NON SI SONO FORMATI ALLA STESSA MANIERA" E A PROPOSITO DEL DOPING: NON CREDO CHE SI DOPASE ANCHE NEL 1.993, QUANDO VINSE IL MONDIALE A OSLO, DOVE ERANO PIU' QUELLI RITIRATI CHE QUELLI ARRIVATI. ARMSTRONG HA UNA GRANDE DETERMINAZIONE IN QUELO CHE FA, SE HAI LETTO QUALCHE SUO LIBRO, LEGGI DELLE TESTIMONIANZE CHE DICONO CHE IN TUTTI GLI SPORT CHE HA PRATICATO, LANCE NON HA MAI MOLLATO. IL MONDIALE DI 11 ANNI FA NON E' STATA UN'IMPRESA DA POCO, E RIBADISCO CHE A MIO AVVISO CHE NON ERA DOPATO, PRIMA COME ADESSO. NEGLI ULTIMI ANNI, CON TUTTI QUESTI CASI, HANNO INTESIFICATO I CONTROLLI, E IL FATTO CHE LANCE SIA RISULATO POSITIVO SOLO NEL 1.999, VORRA' DIRE QUALCOSA...


acmb - 03/09/2004 alle 16:14

[quote][i]Originariamente inviato da lubat [/i] e ha 23 lo ha dominato dando 9minuti a Virenque (Armstrong non ha mai dato così tanto distacco al secondo) e 14 al terzo,il Pantani del record sull'alpe d'huez. [/quote] MA NE VIRENQUE NE PANTANI ERANOD DEI CRONOMEN, VIRENQUE NON SO COME ABBIA FATTO AD ARRIVARE 2°8LUI CHE E'UN FUGGITIVO) E PANTANI ERA TROPPO GIOVANE. ARMSTRONG HA SEMPRE INCONTRATOBRAVI CRONOMEN, OTTIMI SCALATORI E GENTE ESPERTA. CON QUESTO NON VOGLIO SMINUIRE L'IMPRESA DI ULLRICH


acmb - 03/09/2004 alle 16:20

In quanto al fatto che Hamilton da quando sia andato via dalla U.S.POSTAL non sia più forte, beh, devo dirti che stavolta hai sbagliato: l'anno scorso, con una clavicola rotta riuscì a vincere 2 bellissime tappe e ad entrare tra i primi 5. Comunque, sembra che faccia bene andare alla CSC: l'anno scorso Hamilton ha ottenuto grandi risultati, alla Phonak no, e la stessa cosa si può dire per il passaggio di Basso dalla Fassa ai danesi


Pirata x sempre - 03/09/2004 alle 16:32

no aspetta chiariamo,il pantani che si presento' al via nel '97 era un pantani caduto al giro d'italia(il famoso gatto centrato sulla discesa del chiunzi) e assolutamente fuori forma al rientro(mi pare in svizzera,se nn al tour stesso),se poi con la sua grande classe e'riuscito cmq a fare il recoird di scalata all'alpe e'un altro discorso,per di piu' il giorno dopo ebbe gravi problemi di respirazione ed ha chourchevel prese piu'di 3min. per poi rinascere come solo lui sapeva fare il giorno dopo sullo joux-plane!nn oso pensare che tempo avrebbe potuto fare nel'98 se ci fosse stata l'halpe d'huez(e nn les deux-alpes,ben diversa),questo per dire che nn era un problema di eta'ma di condizione e dare merito al grandissimo tour di ullrich!diciamo che il pantani del'97 e'paragonabile a quello del 2000,e le figuracce rimediate sulle alpi,ma con grande dignita',sia da ullrich che da armstrong sono molto simili!io penso infatti che l'ullrich del'97 sia molto simile all'armstrong del 2000,e piu'in generale con quella forma potrebbe sicuramente giocarsela alla pari col texano!che pero'lance sia risultato positivo nel1999,che prenda prodotti per il tumore che diano contemporaneamente vantaggi in corsa,che ci siano testimonianze di persone a lui molto vicine di un'esagerato uso di farmaci,e che abbia un medico dapprima sportivo,poi viste le sue 17 cause per doping,"solo" personale che si chiama ferrari e che negli anni e'stato capace di trasformare ugrumov(a 36anni)berzin(una meteora)e furlan,dico furlan in autentici fenomeni e che predica l'uso della medicina come aiuto per gli sportivi,e'un fatto,inconfutabile! i miracoli nn esistono!!!! p.s.certo nn sarebbe l'unico,questo e'certo!


Pirata x sempre - 03/09/2004 alle 18:40

ah mi son dimenticato di finire la mia precisazione;dati per certi ed assodati tali fatti,purtroppo x chi vuol bene al ciclismo,ognuno cmq tragga le conclusioni a taluno piu'plausibili,guidati pero',spero,dalla ricerca della verita',e nn annebbiati dalla grande prova di forza di volonta' che il buon lance ha dimostrato vincendo la sua corsa piu'importante e sconfiggendo il cancro!

 

[Modificato il 03/09/2004 alle 18:42 by Pirata x sempre]


aranciata_bottecchia - 03/09/2004 alle 18:55

Caro acmb, sei caduto nella bocca del lupo e non te ne sei accorto, ahi ahi, Hamilton con la clavicola rotta...pensaci...un altro ammalato che corre come un missile...fai uno più uno...(poi ha vinto una tappa, non due). Lascia perdere l'Armstrong prima del 1999, qui si discute di quello dei sei tour. Pensaci, ha gambe più piccole che sviluppano più potenza...pensa ai centometristi...pensa ai maratoneti...percepisci la differenza? non cogli il controsenso? Tu dici che solo una volta é stato trovato positivo. Ma lo sai che esistono due categorie di farmaci? Quelli severamente vietati e quelli concessi solo agli ammalati, rilevati nei test antidoping e non segnalati. Quale deve essere il livello di testosterone di un monopalla come Armstrong? quello naturale del suo corpo o quello consentito dal regolamento? Ha ragione Ferrari quando in una famosa intervista diceva che il solo doping che esiste è quello rilevato dai controlli antidoping? Tu cosa ne pensi? Ti faccio due nomi di corridori che non sono mai stati trovati positivi ai controlli antidoping: Richard Virenque e David Millar. Senza dimenticare il buon Pippo Simeoni, reo confesso senza essere stato testato positivo. Pensaci... Quanto a Basso dai danesi, mi fa piacere che pensi in questo modo, perché lo pensi vero? io non scommetterei sulla limpidezza di Riis, conosciuto nel plotone come mister 65% (sai in che senso vero? ematocrito...).

 

[Modificato il 03/09/2004 alle 18:58 by aranciata_bottecchia]


El Diablo - 03/09/2004 alle 22:50

Credo che il doping sia molto più diffuso di quanto si crede e di quanto le stesse istituzioni del ciclismo mondiale vogliono far credere, assicurandoci per esempio che l'EPO è stata sconfitta attraverso i controlli del sangue. L'EPO non solo è diffusissima ma addirittura è possibile trovarla semplicemente con il controllo delle urine (parola del mio prof. di Tossicologia Forense). Questo dimostra che la regola del 50% è una regola-spettacolo fatta per far finta di ripulire il ciclismo. A me non sembra normale che le gare degli allievi finiscano a 41 Km/h di media; non mi sembra normale che Moser a 43 anni migliori il suo record dell'ora del 1984; non mi sembra minimamente credibile che Armstrong dopo la durissima malattia diventi molto più forte di quando era sano. Ho dei sospetti sul fatto che l'americano corra un solo mese all'anno...forse il suo fisico esploderebbe alle "cure" se tali cure fossero fatte 12 mesi all'anno? Ma non dobbiamo neanche cadere nell'errore di condannare solo chi vince. Solo chi vince è dopato? No. Sono tutti dopati? No, ma parecchi lo sono. E una grande percentuale dei dopati lo fa per autodifesa, cioè per non vedere la propria ruota essere sempre l'ultima, insomma per non fare i "fessi". Un'ultima cosa: è deprecabile vedere i direttori sportivi cadere dalle nuvole quando i propri corridori vengono trovati positivi all'antidoping. E' davvero una scena pietosa. E poi questi corridori vengono anche espulsi dalle loro squadre e dai loro sponsor che sono la vera causa del doping perché pretendono sempre e con ogni mezzo le vittorie..in sintesi squadre e sponsor esasperano il mondo del ciclsimo. Scusate lo sfogo


aranciata_bottecchia - 03/09/2004 alle 23:05

Ma figurati, il tuo sfogo é graditissimo e oltre al sottoscritto credo che molti nel forum siano più o meno d'accordo su questo argomento. Inoltre fà piacere avere in questa combriccola qualcuno che ne sappia un po' di più di biologia o medicina (io ho solo "antiche" rimembranze del liceo). Sono anche d'accordo che non si può vivere col pallino che tutti gli assi siano ai patti col demonio, ci tengo a precisare che il mio accanimento é principalmente contro i reduci dal cancro e gli asmatici che assumono impunemente cortisonici (ma ci pensi, un asmatico professionista di ciclismo? come se un claustrofobico facesse il palombaro...per me sono tutte balle).


Pirata x sempre - 04/09/2004 alle 12:36

l'hai notato anche tu che la csc assomiglia ad una certa squadra di postini americani che come se avessero la bacchetta magica,con tutti i corridori che se ne entrano a far parte trasforma in piccoli-grandi campioni....ecco perche'in parte diffido di basso,rispetto a quello,sicuramente piu'trasparente,che lottava per entrare nei primi 10 al tour con la fassa di ferretti(antipatico si,ma una garanzia in fatto di doping),e dubito che l'hamilton capace di arrivare secondo dopo mille cadute al giro e quarto con una clavicola rotta facendo per di piu'un'impresa memorabile a bayonne in quelle condizioni al tour,difficilmente lo rivedremo....d'altronde e'stata l'unica squadra capace di ridare un certo livello di competitivita'ad una meteora(chissa perche'...)come julich...che bravi!


aranciata_bottecchia - 05/09/2004 alle 01:30

C'é il rischio di pensare sempre male di chi vince, ma d'altra parte c'é anche il rischio di fare gli struzzi con la testa nella sabbia, cosa che non mi piace perché ho una mia dignità di pensiero e la difendo. Comunque lo stesso Ferretti ha sempre detto che Ivan é un gran bravo ragazzo e un serio professionista (che però non vince mai), mi sforzo di credere che Riis conosca sistemi di allenamento rivoluzionari e che sia bravo a creare stimoli.


acmb - 06/09/2004 alle 16:16

IO NON DICO CHE ARMSTRONG SIA NA COLOMBA E NON PRENDA ASSOLUTAMENTE NIENTE, MA CREDO CHE TUTTI I CORRIDORI PRENDINO QUALCHE SOSTANZA PROIBITA O QUASI, E DUNQUE RITORNANO TUTTI ALLO STESSO LIVELLO. E VISTO CHE NESSUNO[i] [/i][u] [/u]E' PULITO FINO IN FONDO, NON MI APRE GIUSTO CHE QUELLO A RIMETTERCI IN TERMINE DI IMMAGINI SIA SOLO ARMSTRONG, COSI' COME NON MI E' SEMBRATO GIUSTO CHE ABBIA PAGATO SOLO PANTANI...


aranciata_bottecchia - 06/09/2004 alle 17:10

Carissimo acmb, forse non hai letto bene il thread iniziale, dove sostengo il dubbio e l'ipotesi che Armstrong abbia potuto fare pratiche negate ad altri, grazie ai certificati medici che poteva esibire (e ti dirò anche: secondo te la federciclismo americana effettua test a sorpresa sull'amicone di Bush e orgoglio dello stato con la stella solitaria???). Poi tu puoi non essere d'accordo e, da buon tifoso di Armstrong quale sei, sentirti offeso da Me e da Pippo Simeoni, é tuo diritto sacrosanto, ci mancherebbe. ps Pantani non ha mai fatto ricorso al doping sistematico, questo é emerso dall'autopsia, ma anche se avesse voluto farlo non avrebbe mai potuto assumere liberamente i farmaci presi da Armstrong.


Morris - 06/09/2004 alle 21:53

[quote][i]Originariamente inviato da aranciata_bottecchia [/i] Carissimo acmb, forse non hai letto bene il thread iniziale, dove sostengo il dubbio e l'ipotesi che Armstrong abbia potuto fare pratiche negate ad altri, grazie ai certificati medici che poteva esibire (e ti dirò anche: secondo te la federciclismo americana effettua test a sorpresa sull'amicone di Bush e orgoglio dello stato con la stella solitaria???). Poi tu puoi non essere d'accordo e, da buon tifoso di Armstrong quale sei, sentirti offeso da Me e da Pippo Simeoni, é tuo diritto sacrosanto, ci mancherebbe. ps Pantani non ha mai fatto ricorso al doping sistematico, questo é emerso dall'autopsia, ma anche se avesse voluto farlo non avrebbe mai potuto assumere liberamente i farmaci presi da Armstrong. [/quote] Esemplare!


acmb - 07/09/2004 alle 16:13

se armstron fosse veramente dopato, non andrebbe a provare l'alpe d'huez 15 volte, non rifiuterebbe il nuovo orlogio della nike perchè pesa 20 grammi in più rispetto al precedente, non userebbe bici in carbonio, non studierebbe la posizione più aereodinamica nella galleria del vento, no n lavorerebbe sull'agilità, tanto, se è dopato, cosa gli serve fare tutta quella fatica? E non ditemi che è tutta scena, perchè fare 3 volte l'alpe d'huez in un giorno non è una passeggiata neanche per amstrong, invece di andare a provare le tappe più importanti del tour, potrebbe starsene nelle sue ville per 1 mese e il mese successivo andare alle Hawaii, tanto, se è dopato, a cosa gli servirebbe allenarsi anche 8 ore al giorno sulle Alpi? Scusate anche il MIO sfogo. Un 'ultima cosa: sono sì un tifoso di Armstrong, ma anche da buon sportivo non approvo del tutto il gesto che ha fatto a Lons le Saunier.


aranciata_bottecchia - 07/09/2004 alle 16:53

Oilà Nicolò, io credo che Tu ti sia risposto da solo, credi che un corridore così maniaco come lo descrivi Tu rinuncerebbe a sfruttare l'opportunità che gli offre la copertura delle terapie contro il cancro? Non credere alle fole. Salutoni e buone cose.


acmb - 13/09/2004 alle 15:15

ma io avevo già scritto che non poteva essere una copertura, perchè a scalare l'Alphe si fa fatica


acmb - 13/09/2004 alle 15:22

E POI NON E' VERO CHE ARMSTRONG HA INIZIATO A VINCERE SOLO DOPO IL TUMORE E DUNQUE, SECONDO VOI, SOLO DOPO CHE HA INIZIATO A DOPARSI. IL MITICO MONDIALE DI OSLO 93, S.SEBASTIAN 95, LA FRECCIA 96 E IL 4°POSTO ALLA VUELTA 98 DOVE LI METTETE? PRIMA DEL CANCRO LANCE ERA UNA FUTURA PROMESSA PER LE CLASSICHE E I MONDIALI, IO LO PARAGONEREI A FREIRE, VISTO CHE AVEVA(E HA ANCORA) UN OTTIMO SPUNTO IN VOLATA.DOPO IL TUOMRE, I SUOI MUSCOLI SI SONO FORMATI IN MODO DIVERSO ED' E' DIVENTATO DA PASSISTA-VELOCISTA A SCALATORE-CRONOMEN. IN QUANTO A PANTANI, ERA STATO ESCLUSO AL GIRO 1999 PER L'EMATOCRITO NON NATURALMENTE ALTO, E INTENDEVO DIRE CHE I MEDIA LO HANNO SEPOLTO DI TITOLONI, MENTRE SE TROVANO UN ALTRO CON L'EMATOCRITO A 52, UN TRAFILETTO SU TELEVIDEO E NIENTE DI PIU'. QUESTI SONO GLI SVANTAGGI DI ESSERE VINCENTI. PRENDETE PER ESEMPIO MILLAR: CAMPIONE DEL MPNDO A CRONO, HA CONFESSATO E LUI NON L'HANNO MESSO IN PRIOMA PAGINA NEANCHE SULLA GAZZETTA. CERTO, PUO' INFLUIRE IL FATTO CHE NON SIA ITALIANO, MA INFLUSICE FINO AD UN CERTO PUNTO. IL FATTO E' CHE I MEDIA DANNO SEMPRE PIU' RISALTO AL CALCIO, DANNO PIU' RISALTO AL FATTO DELLA NASCITA DI UN FIGLIO DI UN CALCIATORE CHE ALLA REVOCA MONDIALE, E QUANDO DANNO PIU' RISALTO AL CICLISMO GLIELO DANNO SOLO PARLANDONE MALE O SOLO QUANDO E' TROPPO TARDI.:mad::(


aranciata_bottecchia - 13/09/2004 alle 16:09

Caro acmb, ti difendi con l'enfasi della passione ma non riesci a scardinare con la logica le mie insinuazioni, che continuo a ritenere plausibilissime, e penso che non percepisci il senso del ridicolo stimolato da certe affermazioni di Armstrong. Per me finisce qui, quello che "dovevo" dirti l'ho detto, ma tu prova a rileggere questo thread fra qualche mese, o magari alla vigilia del prossimo tour, con animo più sereno e meno fazioso.

 

[Modificato il 13/09/2004 alle 16:11 by aranciata_bottecchia]


acmb - 13/09/2004 alle 16:20

io rimango con i miei pensieri tu con i tuoi. Io non mi fermo qui, voglio portare avanti questo treahd da te creato finchè tu e gli altri non vi convincerete di sbagliare. Anzi, non potrò portare avanti questo terahd perchè non potrò purtroppo scrivere più su questo forum. Ciao!!!:( by nicolò

 

[Modificato il 13/09/2004 alle 16:27 by acmb]


aranciata_bottecchia - 13/09/2004 alle 16:29

Mi dispiace, spero che cambierai idea e che tornerai a scrivere in questo forum per difendere le tue idee, sarebbe un gesto di classe e di umiltà. Ciao ancora


acmb - 13/09/2004 alle 16:36

non dipende da me


El Diablo - 14/09/2004 alle 14:54

Il ciclista professionista non può non allenarsi seriamente. L'allenamento è la base minima per potere eventualmente ottenere qualche risultato. Armstrong se si dopasse e basta, non andrebbe da nessuna parte: questo mi pare scontato. Come dicevo nella mio messaggio in alto, non si possono avanzare sospetti solo sui più forti. Ma non si può neanche dire che, siccome un ciclista si allena seriamente, allora di certo non si dopa. Sappiamo tutti bene quanto sia diffuso il doping nel ciclismo. Sul caso Pantani, sarebbe bastato che Marco avesse ammesso pubblicamente le sue colpe e avesse fatto i nomi di chi gli forniva l'EPO: ne sarebbe uscito da gran signore. Devo comunque dire che, in assenza totale di doping nel ciclismo, Pantani e altri campioni avrebbero molto probabilmente fatto le stesse imprese...semplicemnte ad uno o due Kilometri orari di media in meno.


Emiliano - 14/09/2004 alle 15:07

Caro Acmb, nei post scritti ormai qualche mese fa su Armstrong non ho mai preso una netta posizione, ritenendolo dopato: ho esmpresso si qualche perplessità sulla Us Postal ed in effetti se uno guarda la classifica della Vuelta scopre che le performance di Landis, Beltran e Pena stupiscono molto. Chi va alla Us Postal sembra che sia toccato dalla bacchetta magica, vedi Heras, Hamilton, Hincapie, Ekimov che vince oro a sidney ed argento a 38 anni suonati ad Atene. Tuttavia dal dibattito e dagli sviluppi successivi è emerso che anche le mie tesi erano materia opinabile, perchè Hamilton ha vinto Liegi e Oro olimpico dopo avere lasciato la Us Postal, Heras sta disputando un'ottima Vuelta; mi si è fatto notare che Azevedo già prima di passare alla Us Postal aveva fatto sesto nella classifica generale del tour. Su Armstrong ho letto con passione le solide argomentazioni di aranciata bottecchia senza però dichiararmi dalla sua e così hanno fatto anche altri utenti; del resto questa non è sede di un tribunale sportivo e lungi da noi tutti formulare condanne; semplicemente ho ritienuto opportuno, per quello che mi riguarda personalmente, in via cautelativa sospendere giudizi morali di Armstrong. Mi spiego: dopo che Armstrong tornò a correre fortissimo vincendo i primi Tour ritenevo che fosse un grand emotivo d'orgoglio per il ciclismo, successivamente i suoi comportamenti un po' megalomani e un po' scorretti (ricordiamo tutti cosa è successo a Simeoni al tour) hanno gettato un po' un'ombra sul personaggio e in Armstrong la psicologia del personaggio è fondamentale, perchè la sua storia di persona che sconfigge il cancro e trona in sella non è solo una storia sportiva, ma anche umana e l'uomo conta molto. Inoltre sotto il profilo sportivo il suo concentrarsi solo sul tour e boicoattare misteriosamente le olimpiadi che necessitavano solo di pochi giorni di preparazione non mi è piaciuto molto. Dal dire questo a puntare il dito su Armstrong come dopato ce ne passa molto, certo non ci metto più una mano sul fuoco sulla sua pulizia, ma non ce la metterei nemmeno su altri atleti (vedi Camenzind per esempio...). Quindi non devi convincere nessuno di nulla, tuttavia mi farebbe piacere se tu potessi continuare a seguire questo forum. Aprezzo molto i tuoi intevrenti. Un caro saluto.


Emiliano - 14/09/2004 alle 15:11

A el diablo: quello che dici potrebbe avere un senso e qui un pantani assomiglierebbe qausi ad un virenque, peccato che in nessun controllo antidoping e peccato che anche nell'esame dell'autopsia siano emerse tracce di Epo. Quello che abbiamo è solo un ematocrito un po' sballato e, ripeto ciò che ho già detto, un ematocrito sballato per qualsivoglia motivo ce l'anno decine di migliaia di persone che non usano sostanze dopanti. Per la cronaca il mio ematocrito è 49%; se fossi un corridore con un po' di disidratazione psot gara sarei squalificato!


aranciata_bottecchia - 14/09/2004 alle 18:35

Ciao Emiliano, condivido gran parte di quello che hai scritto, solo due precisazioni: 1) Cunego corre in una situazione simile alla tua, ma i suoi valori sono monitorati da tempo così come le relative variazioni, sicchè può correre tranquillamente. Su bicisport ho invece letto della particolare situazione dell'under 23 Riccardo Riccò i cui valori ematici sono soggetti a sbalzi notevoli. Riccò stà cercando di raccogliere autorevoli pareri medici che inducano i commissari UCI ad accettare la sua anomalia ed a consentirgli di passare serenamente tra i professionisti. Di sicuro in merito la medicina ha ancora molto da scoprire e da raccontare. 2) L'autopsia ha escluso che il Pirata fosse ricorso al doping sistematico, non a quello occasionale. Piuttosto è la logica che induce a domandarci perchè mai, in quel di campiglio, un Pantani all'apice del suo strapotere si sarebbe dovuto fare una pera di epo. Cannavò dice "perchè voleva strafare", insomma voleva fare lo "sborone", ma a crederci si passa per fessi e io sono molto orgoglioso. Ciao ElDiablo, ti ringrazio per il tuo esercizio di logica di cui condivido in pieno la prima parte. Ma quando poi scrivi che, in assenza di doping, i grandi campioni avrebbero fatto le stesse imprese, allora ho qualcosa da ridire: 1)Se io sono un corridore sano e vengo pizzicato con dei valori oltre la norma, sto commettendo doping? 2) Se io sono un corridore ammalato e vengo pizzicato con valori oltre la norma, ma ho un certificato sanitario che mi discolpa, sto commettendo doping? 3) Il dilemma è tutto qua, è una questione di etica e ciascuno può esprimere il proprio rispettabilissimo sentire. Non scrivo per fare proseliti ma per far nascere dubbi, un po' come Socrate, sicchè credo che balzi agli occhi di tutti che la posizione di Lance è assolutamente singolare e differente da qualsiasi altro caso, e questo lo si può serenamente affermare anche prima di formulare un qualsiasi giudizio di colpevolezza, di innocenza, di sospensione o chissà cos'altro. Era lo scopo di questo thread.


Pirata x sempre - 15/09/2004 alle 13:11

penso di poter rispondere io,conoscendo(come tutti i suoi fan,ma quelli"veri"..) come amava marco le imprese i tifosi ed il ciclismo in generale:da quel famoso 5 giugno '94 marco nn passava piu'sul mortirolo che l'aveva reso stella di assoluta lucentezza e aveva mostrato le sue uniche qualita'in salita,tali da staccare(x2volte,mortirolo e s.cristina!),sua maesta'indurain,ma che cmq nn gli aveva permesso di vincere(come meritava)quel giro causa nubifragi e tappe falsate sulle alpi e uno dei piu'grandi bluff medico-sportivi della storia del ciclismo come berzin!fatta questa premessa mi sembra naturale come nascesse in marco la voglia di stupire tutti,ancor di piu'e di tornare indietro di una cinquantina di anni nel ciclismo ai tempi dei coppi,bartali e magni onorando a suo modo una tappa degna di tale sport magari con un attacco sul gavia e una cavalcata trionfale nei 100 e piu'km.che mancavano all'arrivo e sai nn e'che marco in pianura (e son piu'di 30km.per salire sul mortirolo tra bormio e mazzo di valtellina,ce ne e'in abbondanza,e la stessa aprica versante edolo di fatto e'un falsopiano)andasse come un treno,tutt'altro,ecco magari il peccato,assolutamente veniale(visto che pure uno come cassani ha ammesso di aver fatto saltuariamente uso di doping,cercando di salvaguadare la propria salute;parole sue;anche varriale,dico varriale,qual'e'il ciclista che nn l'ha mai fatto?)di prender tale sostanza!e dopo tutto quello che aveva fatto per il ciclismo,lo sport e l'italia in generale,in una tappa a lui dedicata,nn meritava(come fanno per tutti,chiedere a cipollini...)d'essere coperto?????? ERA IL SUO MORTIROLO,e mai parola fu piu'azzeccata...!chi ne assume quotidianamente e per questo puo'far gare solo per pochissime settimane,merita tutto un'altro discorso,ma su questo siamo tutti d'accordo....

 

[Modificato il 15/09/2004 alle 14:58 by Pirata x sempre]


acmb - 15/09/2004 alle 15:58

[quote][i]Originariamente inviato da acmb [/i] non dipende da me [/quote] ...ma dalla scuola!:)


aranciata_bottecchia - 15/09/2004 alle 16:31

Ciao Nicolò, ho letto sul tuo blog che vai in prima superiore, dacci dentro! Un piccolissimo consiglio da uno che ha più del doppio dei tuoi anni: stai attentissimo in classe, é il trucco per studiare poi con facilità senza perdere troppo tempo, e se non hai capito qualcosa non avere timore di fare domande ai professori, anche se questi sembrano scocciati o se qualche cretino sogghigna alle tue spalle. In gambissima e buone cose.


acmb - 15/09/2004 alle 16:52

gRAZIE PER I CONSIGLI!


Emiliano - 15/09/2004 alle 17:01

Ma il nostro ACMB si farà grande onore e prenderà ottimi voti studiando poco, così conserverà del tempo per frequentarci. Che scuola fai?


acmb - 15/09/2004 alle 17:05

ragioneria


aranciata_bottecchia - 04/11/2004 alle 11:59

Come in incubo ogni tanto torna a galla questo thread di quel rompipalle di Aranciata Bottecchia. E' incredibile questo ragazzo, nessuno riesce a togliergli dalla testa che Armstrong sia un pataccaro. Roba da matti.


aranciata_bottecchia - 04/11/2004 alle 12:07

In puro stile ciclgian, vorrei ricordare la trasformazione di Armstrong da "Fondriest del texas" a cannibalino. 1993 si ritira dal tour dopo l'11° tappa 1994 si ritira dal tour dopo la 14° tappa 1995 36° a un'ora e mezza 1996 abbandona durante la 6° tappa 1997 e 1998 aveva altro da fare Venghino siore e siori, il circo è aperto.


Pirata x sempre - 04/11/2004 alle 13:50

eh ma lui ti risponderebbe..."son morte e rinate le mie fibre muscolari,di diverso tipo e che ora mi permettono questi risultati..." ..al circo c'e'pure armstrong il clown...:D:D:D! ;)


Felice - 04/11/2004 alle 18:34

Questo thread mi ha fatto venir voglia di giocare un po' al gioco con cui il thread e' cominciato: la seconda guerra mondiale si e' portata via 7 Tours. Quanti ne avrebbero vinti Coppi e Bartali? Certamente tanti... In piu', a quei tempi, era quasi impossibile sopportare le fatiche di Giro e Tour nello stesso anno e, come ha in diverse occasioni detto Aranciata, i corridori italiani privilegiavano (e privilegiano) il Giro. Quando Fausto, nel 49, ha vinto Giro e Tour e' stata un'impresa straordinaria. Continuando il gioco, ci si puo' chiedere anche quanti Tours avrebbe vinto un certo Felice (oltre a quello del 65) se non avesse incontrato un certo Merckx sulla sua strada. Almeno un paio direi... E si', perche' gli avversari che si incontrano contano non poco nel palmarès di un campione. Quali sono stati gli avversari al Tour di Armstrong? Spazzato via Pantani nel modo che sappiamo, e' rimaso Ullrich. Un po' pochino, non e' vero? Tanto piu' che Armstrong, a differenza di Merckx che soffocava tutti quanti, partecipando a tutto e vincendo (quasi) tutto, non si puo' dire che non lasci agli altri delle occaioni per manifestare il loro valore...


aranciata_bottecchia - 07/02/2005 alle 21:15

Eh beh, il primo post non si scorda mai!


Pirata x sempre - 07/02/2005 alle 21:16

;)


Felice - 08/02/2005 alle 00:29

[quote][i]Originariamente inviato da aranciata_bottecchia [/i] Eh beh, il primo post non si scorda mai! [/quote] E' vero! :) Infatti il mio primo post era nel thread "vueltina", una lunga disquisizione su confronti e meriti relativi dei vari vincitori di Giro, Tour e Vuelta... Un post che ricordo con grande piacere! :);) Ciao!


mario82 - 08/02/2005 alle 00:58

In questo slancio di "amarcord", il mio primo post riguardava il sondaggio di Emiliano sul Corridore della Stagione 2005 dove votai Damiano Cunego, scegliendo come vittoria singola il Bettini di Atene. ;)


france85 - 08/02/2005 alle 20:15

Scusate l'ignoranza, ma se Armstrong avesse 7 di testosterone con un solo testicolo e prendesse sostanze che portano l'ormone citato a 15 andrebbe più forte dello stesso Armstrong con due palle e con 15 di testosterone naturale che non si dopa? I valori sono casuali naturalmente.


cunego83 - 08/02/2005 alle 21:10

Scusate se mi intrometto nella discussione ,ma a questo punto non penso sia corretto continuare a parlare di amstrong solo in questi termini.Premettiamo che io non amo il texano anzi,lo sempre considerato l'anti-ciclismo per eccelenza,la programmazione che si andava scontrandosi con la fantasia e l'istinto del pirata.Quello di cui io vorrei discutere a proposito di amstrong è il suo modo di interpretare questo sport,il modo in cui sputa in faccia alla tradizione e alla poesia che da un secolo accompagnano le gesta dei veri campioni.Ridurre il discorso a una semplice questione di doping mi sembra alquanto riduttivo.Non penso che l'americano abbia preso e continui a prendere più roba degli altri,se fosse solo una questione di chi prende più bombe potremmo anche noi piantare qui tutti e tornarcene a pensare agli scacchi.Bisognerebbe analizzare il fenomeno amstrong nel suo complesso.A mio modo di vedere bisognerebbe analizzare due fenomeni ben precisi: 1-Il fatto che amstrong per 6 anni non si è potuto confrontare con avversari degni di questo nome,un Pantani al 50%,un ulrich che tutti noi sappiamo avere un gran motore ma poca testa,un beloki che si può considerare un buon corridore ma niente di più,un basso e un kloden che sono capaci molto bene di stare a ruota,un vinokurov che non ha mai avuto una squadra tutta per lui etc...vi rendete conto che praticamente mai nesuno l'ha attaccato,mai nessuno la messo in agitazione. 2-Non penso si possa considerare un campione un corridore che corre in maniera competitiva un solo mese all'anno.Penso siano frasi trite e ritrite ma qualcuno l'ha mai detto al texano che il ciclismo è storia e leggenda e che tutto ciò nasce da grandi corse che vengono disputate da marzo a ottobbre.Penso sia più facile per un corridore concentrarsi su una corsa all'anno e snobbare gli altri appuntamenti che invece essere presente nel maggior numero di occasioni. Fino adesso amstrong ha avuto ragione,lo dimostra il suo conto in banca,e questo fatto mi irrita alcquanto.Quindi invece di parlare solo di doping(dico solo perchè è anche giusto parlarne)parliamo del suo modo di intendere il ciclismo e di come questo abbia cambiato il modo di pensare di tutto il movimento ciclistico. Io prospetto un futuro e spero che si avveri,in cui corridori come cunego e basso,valverde e pozzato si possano sfidare quasi tutto l'anno sulle strade delle classiche e dei grandi giri,un futuro in cui non esista più un padrone della corsa a cui sottomettersi ma in cui folletti come sella possano prendere il volo facendo mangiare la polvere a quelli come amstrong.


aranciata_bottecchia - 08/02/2005 alle 21:51

Ciao France85, sulla funzione delle sostanze dopanti c’é un luminoso thread di Morris intitolato "Un file sul doping.......vecchio di oltre tre anni, ma..." (ma leggilo con calma perché é denso come il piombo). Ufficialmente Lèns non puó prendere alcun tipo di farmaco che sia vietato ai suoi colleghi ammalati, egli puó fare uso solo ed esclusivamente dei farmaci inseriti dall’UCI (ora gestiti dalla WADA) nella lista dei farmaci soggetti a "restrizione d’uso", ovvero assumibili solo ed esclusivamente dietro preventiva prescrizione medica. Si tratta in genere di antinfiammatorii e antidolorifici e antiasmatici, che possono avere una certa azione dopante ma non tale da alterare clamorosamente le prestazioni. Il testosterone? Quando il livello del testosterone nel sangue é basso succede che l’ipofisi produce le gonadotropine che ordinano ai testicoli di produrre testosterone. Se il testosterone raggiunge valori eccessivi accade che l’ipofisi non produce piú gonadotropine. Lo stesso effetto lo si ottiene attraverso l’introduzione nel corpo di testosterone esogeno: l’ipofisi non produce piú gonadotropine, e talvolta la situazione diventa cronica, tanto che numerosi body-builder, pure interrompendo l’assunzione di testosterone, si ritrovano poi con i testicoli atrofizzati e irrimediabilmente sterili. Ovviamente tra gonadotropine e testosterone deve esserci un rapporto numerico preciso (uno a sei grossomodo), quindi non é il valore eccessivo del testosterone a farti risultare positivo, al limite il valore eccessivo comporterá ulteriori esami. Ora, come pensi che si possa contestare un rapporto sballato tra gonadotropine e testosterone ad un uomo cui é stato asportato un testicolo e che é stato sottoposto (ufficialmente) ai bombardamenti chemioterapici? Se l’UCI non puó accertare, causa inadeguatezza degli strumenti scientifici, che i valori alterati sono frutto del doping allora é costretta a rilasciare un certificato di idoneitá nonostante tutto. Se dichiarassero positivo Lèns dovrebbero dichiarare positivo anche Cunego perché ha un tasso d’ematocrito pari al 52% (per via naturale peró...), idem per Cioni e via dicendo. Il testosterone é molto utile negli allenamenti per costruire massa muscolare ma soprattutto "cattiveria agonistica" e reattivitá nervosa in determinati periodi dell’anno, che so, é efficace se devi produrti in sforzi prolungati per circa tre o quattro settimane, basta sospendere l’assunzione 5 giorni prima delle competizioni. Per questo motivo non viene utilizzato dai calciatori di oggi che si producono in sforzi bisettimanali senza lunghe pause tra uno sforzo e l’altro (se non i due mesi estivi in cui "staccano"). Ciao Davide


Pirata x sempre - 08/02/2005 alle 23:56

ma cio'che tu giustamente imputi a lance,cunego83,e'una conseguenza del discorso fatto fino adesso e l'illuminante thread di morris sul"cruccio dei 27giorni"credo che sia a dir poco significativo al riguardo! in realta lance,seppur centellinando le proprie corse si e'quasi sempre presentato ad almeno 3-4 classiche di primavera,e nn sono poche,certo amstel a parte nn ha mai fatto un granche'ma d'altronde quando aranciata ricorda che si sta parlando di un mulo e nn di un cavallo di razza usa un paragone a dir poco appropriato che trova una sua forte conferma nel relativo anonimato in queste classiche,e nn credete alla scusa che nn e'ancora al top perche'ho letto qualche anno fa che il mese dove si prepara in modo piu'massacrante alla stagione entrante e'proprio marzo,con allenamenti di 200-250 km al giorno,ripetute di tutti i tipi ed una continuita'che se fosse veramente quello splendido puledro capace di dominare la scena nella corsa a tappe piu'importante dell'anno come i risultati(purtroppo)in apparenza dicono nn avrebbe avuto problemi a dimostrarsi protagonista assoluto in alcune di queste prove,con tanto di vittoria...ed e'per questo che tende ad escludere una partecipazione al tour dopo le classiche,d'altronde pensateci che problema ci sarebbe lo fanno in molti,anche quest'anno(valverde in primis)!?!?!? volevo infine dire che nn e'(sempre)vero che sempre chi piu'si dopa vince,"l'elogio della mediocrita'"e'un manifesto di verita'al riguardo,certo che a piccole-medie differenze cio'conta eccome,ma come ricrda anche morris bisogna saper riconoscere le capacita'di un atleta a prescindere dalle sue ombre(che piu'o meno hanno tutti,o almeno in tanti)e solo un'analisi dettagliata,critica,distaccata ed obiettiva di uno sport che tutti noi amiamo,ma cui per questo nn dobbiamo pararci gli occhi e rinnegare l'evidenza,puo'portare a delle valutazioni che seppur personali risultano spesso molto plausibili ed attendibili...molto piu'di qualsiasi controllo,in un sistema ancora governato dai libri neri!!!! p.s.complimenti aranciata per la splendida spiegazione di cio'che potrebbe accadere all'americano a fine giugno tra i pascoli svizzeri....;)

 

[Modificato il 09/02/2005 alle 00:20 by Pirata x sempre]


mestatore - 09/02/2005 alle 00:07

caro aranciata, ho letto con interesse i vari thread che hai ripescato su armsrtong, ho ammirato la chiarezza e lo stile di morris e ho imparato a considerare l' anomalia lens anche sotto un altro punto di vista (illuminanti ad esempio le considerazioni di morris sulla chemioterapia con l' esempio del fratello). Concordo con cunego 83 e sposo molte delle tue considerazioni e mi inchino alle parole di morris. Tuttavia vi è qualcosa di stonato rilegendo questi thread ; perchè tanto accanimento viscerale, perchè vedere il male "assoluto", perchè arrivare come quasi fa Morris a sospettare che la malattia sia un invenzione, un artificio per coprire il doping? Non basta forse ricordare i rapporti di lance con il Dr Maserati o i mille punti oscuri della sua vicenda tecnica? Io posso immaginare che nell' animo romantico di Morris(per cui nutro grandissima ammirazione) stia forte la contrapposizione tra l' eroe romagnolo buono Pantani ed il cattivo Yankee, ma vorrei ricordare che gli Usa , oltre a mille storture, sono il paese in cui è stato abbattuto un presidente dalla libera stampa e non credo che sia possibile inventare una vicenda così fasulla senza pagare dazio. Vorrei che armstrong fosse valutato e discusso in maniera un poco più articolata; non tutto può essere negativo; la determinazione di un malato di tumore ad uscirne fuori è una forza che supera l' immaginazione, la capacità di allenarsi e preparare un impegno sono comunque doti di un campione che dobbiamo, magari obtorto collo riconoscere; così come dobbiamo riconoscere altre sfaccettature della personalità di armstrong oltre la vicenda simeoni. Questo anche se concordo in massima parte su quanto scritto de te e Morris sui punti oscuri e angoscianti della vicenda sportiva di Armstrong, ma questa atmosfera di guerra assoluta, di religione, di tutto bianco o tutto nero non mi sembra produttiva, mi sembra pervadere quasi tutto il forum come un necessario segno di appartenenza , come , esagero, un dogma indiscutibile. Per cui, dategli addosso e aiutateci a capire che non è proprio l' eroe da fumetto che i media e gli yankee credono, ma , anche per fortebraccio, evitiamo dogmi aprioristici. ciao PS: poi non toccatemi troppo Hincapie perchè sono un suo tifoso ed essere gregario di lance non è colpa sufficiente per la dannazione eterna. Anche lui , come tutti nel nostro sport, avrà qualcosa da nascondere ma la bici non è solo questione di bombe , come scrive cunego83, se no , torniamo tutti agli scacchi, (scherzo) ciao


mestatore - 09/02/2005 alle 00:20

caro pirata, ti invito a rileggere il mio post precedente, sia pure da anti-lance devo riconoscere che alla liegi andava proprio forte e la buttata via per eccesso di sicumera , così come , a riprova di quanto dicevo prima, non è che all' amstel sia mai andato piano. per il resto sono d' accordo con te, il personaggio è proprio "strano" e non si può accostare ai grandissimi, ma forse quando parliamo di lens ci manca un po' di analisi critica e distaccata ( un po', non del tutto). Detto ciò, spero che quest' anno torni sulla terra,e venga bastonato al tour e alle classiche, (però fatene vincere una a Hincapie che corre davanti e ha gli oakley bianchi che mi piacciono tanto !) ciao


Pirata x sempre - 09/02/2005 alle 00:31

pero'converrai con me,caro mestatore,che il livello che il texano ha raramente raggiunto nella liegi e nell'amstel e'cmq due-tre spanne inferiori a quello mostrato al tour ed e'invece piu' o meno lo stesso evidenziato nei suoi acuti della prima parte della sua carriera! io nn so se la malattia di lance c'entri con cio'che,molte dichiarazioni riportano,avrebbe preso in motorola(cosi come nel triathlon)di certo son sicuro che morris e'persona cosi saggia che qualcosa di piu'concreto alberga nel suo animo che una sacrosanta contrapposizione pantani-armstrong/bene-male(che poi e'in realta'una rabbia e delusione comune per l'assurda scelta mediatica delle due situazioni,nn tanto per l'operato di armstrong,di certo nn meno nobile di tanti altri illustri suoi predecessori)...ripeto di nuovo che chi e'stato nello sport in modo cosi viscerale come il nostro caro maestro prima di giudicare uno pseudo-campione e bollarlo,giustamente,come un eroe dei fumetti,avra'in mano e nella sua mente qualcosa in piu'di semplici perplessita' seppur confermate dall'analisi dei fatti.....poi nessuno nega che sia stato un grande nella tenacia nel combattere un male cosi grave e per questo e'un esempio per tutti coloro che si deprimono nell'affrontare un male cosi terrible,pero'magari era meglio andare a caccia nelle tenute del texas che fare una telefonatina al dott.ferrari....:mad: sul discorso della liberta'di stampa americana io mi limiterei a ricordare che infatti nn sono pochi i suoi detrattori in patria(come la pubblicazione del libro scandalo conferma,o anche questo recente processo),di certo piu'che in francia...ma sopratutto che come sapientemente anche morris insiste,incriminare amstrong vorrebbe dire incriminare TUTTO lo sport internazionale e quindi TUTTI gli sportivi statunitensi,insomma un po'troppo anche per la libera(con bush nn so poi quanto)america...e se nn bastasse e'anche presente,nn ricordo bene con che carica precisa,nell'attuale politica di governo!!!!

 

[Modificato il 09/02/2005 alle 00:42 by Pirata x sempre]


aranciata_bottecchia - 09/02/2005 alle 01:29

Ciao Mestatore, accetto le tue osservazioni ma ti faccio notare due particolari che potrebbero indurti a perdonare certi miei eccessi "guerrafondai": 1) Hai letto la data del post in apertura di questo thread? 26 luglio 2004, il giorno dopo la sesta vittoria di Lèns, comprenderai allora quanto erano a terra i miei marroni e giudicherai meno severamente il mio odio. 2) Alcuni forumisti che difendevano a spada tratta Lèns mi lasciavano la sensazione di non leggere con attenzione le argomentazioni che io ed altri proponevamo e, alla millesima volta che mi capitava di leggere che Lèns si sarebbe dopato esattamente come facevano tutti, capitava talvolta che reagissi lanciandomi in iperboli sicuramente eccessive nella forma ma decisamente pertinenti nella sostanza. In un passaggio scrivi: «ma questa atmosfera di guerra assoluta, di religione, di tutto bianco o tutto nero non mi sembra produttiva, mi sembra pervadere quasi tutto il forum come un necessario segno di appartenenza , come , esagero, un dogma indiscutibile. » Per un certo periodo ai piedi dei miei post, a mo’ di firma, ponevo questa frase di Greg Lemond: « Cosa? Mi chiedi se anche io ho preso l’epo come tutti? Parla per te Lance!» Caro Mestatore, come vedi non sono io ad invitare i forumisti a schierarsi ma sono i casi della vita. Uno di questi due signori é necessariamente bugiardo e sono convinto che non si tratti di Greg, quindi mi comporto di conseguenza. Ad un certo punto scrivi: «perchè arrivare come quasi fa Morris a sospettare che la malattia sia un invenzione, un artificio per coprire il doping?» Penso che tu ti riferisca ad espressioni come "pseudomalattia" o "gigantomalattia", no? Peró tempo fa avevo letto su laflammerouge.com che il dottore dell’universitá texana che effettuava le visite mediche sulle squadre giovanili del "lone star state", e che aveva avuto sotto osservazione Lance fino all’inizio degli anni novanta, sosteneva che era assolutamente falsa l’affermazione del corridore secondo la quale avrebbe perso oltre dieci Kg di peso (massa muscolare) durante la malattia, quindi quella di Morris non é un’affermazione solitaria, é appoggiata anche da chi a Lèns palpava pure i testicoli (quando li aveva). Nessuno nega che ci sia stata la malattia, ma si avanza l’ipotesi che essa possa essere stata mediaticamente ingigantita nei suoi effetti piú apparenti. Per concludere ripropongo due passaggi del mio primo post in assoluto: 1) Ho sempre pensato che il successo nel ciclismo dipendesse da 4 qualità: primo, le capacità che la natura dona differentemente al fisico di ciascun singolo atleta; secondo, la determinazione, la fermezza d'animo, la disposizione al sacrificio in allenamento e in gara; terzo, l'intelligenza in corsa, l'astuzia tattica; quarto, il fattore X, la fortuna, la carenza di avversari competitivi, oppure affiatate partnership chimiche. 2) Credo che Armstrong dal 1998 in poi abbia avuto un rapporto privilegiato con il fattore X Come vedi non scrivo che il Lèns sei volte vincitore sia solo ed esclusivamente frutto del fattore X, scrivo invece che con il fattore X ha avuto un rapporto privilegiato (esclusivo direi). Cos’é il fattore X ? Il fattore X é formato in misura variabile da fortuna, carenza di avversari competitivi e altre cose, non solo altre cose. E nemmeno ho scritto che il successo nel ciclismo dipenda in tutto e per tutto da uno solo dei quattro "elementi", ma potrebbe benissimo trattarsi di un mélange dei quattro elementi. Quindi, nonostante lo stretto legame con il cosiddetto fattore X, nemmeno io nego che la natura abbia donato al fisico di Lèns quelle doti necessarie per vincere un mondiale o una freccia vallone, e gli riconosco una grandissima fermezza d’animo, una determinazione fuori dal comune, unica. Siamo alla quadratura del cerchio? Su Hincapie: purtroppo avevo giá lanciato una macumba devastante (forse nel thread "il cruccio dei 27 giorni"), ho preconizzato che Hincapie scivolasse sul pavé della Roubaix travolgendo Lèns che, cadendo, andava a spappolarsi il testicolo su di un cubetto di pietra fiamminga. Che dire, speriamo che Lèns non vada alla Roubaix o eventualmente che George sia lesto a rimontare in sella. Chiudo facendoti i complimenti per i toni pacati, li apprezzo tantissimo. Ciao


Morris - 10/02/2005 alle 02:58

Caro Mestatore, non ho mai messo in dubbio che Armstrong abbia avuto un tumore. Sono altresì convinto, come Aranciata ha spiegato, che la sua malattia sia stata ingigantita o venduta in maniera diversa dal reale. Tu sai che in alcuni casi il tumore al testicolo non comporta necessariamente l’asportazione dello stesso, come ti sarà difficile concepire un ritorno alla normalità, anzi l’esplosione della qualità fisica, in un paziente sottoposto ad orchiectomia, quindi alla rimozione di una metastasi al cervello e ad un conseguente bombardamento di chemioterapia, per un diffuso interessamento del tumore sui polmoni. Tutti ricordano il testicolo, ma molti dimenticano le altre due zone del male che, si dice, avesse colpito Armstrong. Bene, io non ci credo, è un’opinione, ovviamente, ma più studio e più incontro, per motivi familiari, luminari di oncologia e più mi convinco di trovarmi di fronte ad un ingigantimento. Ora, sugli effetti della chemio, ho già parlato e non mi ripeto, come non voglio ribadire ciò che puntualmente e con la consueta dovizia ha scritto Aranciata. Mi limito a constatare una imperiosa modificazione fisica e di caratteristiche, ben superiore a quella del mio congiunto colpito da medesimo male, come non posso dimenticare la provenienza di Lance, ovvero il tanto amico degli steroidi chiamato triathlon. Non posso inoltre scordare che si tratta di uno statunitense, ovvero il paese che più di tutti consente scappatoie giuridiche ai regolamenti sul doping e dove alcuni finiti a processo, perché pizzicati pieni di chimica come Butch Reynolds, sono riusciti a farsi riammettere alle competizioni. Non posso dimenticare ciò che ha fatto il Comitato Olimpico statunitense, nascondendo decine e decine di positività eccellenti (fra le quali, per più di dieci anni, quella di Lewis), l’invenzione di una serie di ormoni per uso sportivo (vedi il celeberrimo THG), la produzione di integratori venduti al supermercato pieni di nandrolone e derivati steroidei e quella società che ha legalizzato l’uso del prozac per calmare i bambini (scusami ma questa è una decisione delinquenziale). Sono verità, purtroppo, costatabili ovunque. Non voglio nemmeno sminuire la lotta che Armstrong ha fatto per sconfiggere il male, richiamando altre e forti facoltà, verso le quali mi tolgo tanto di cappello, ma non posso per questo rimanerne schiavo a vita, di fronte a sue sempre più imperiose contraddizioni, condotte ed enigmi, assai diffusi, circa un uso particolare della malattia a fini di successo. Di lui contesto tutto, da come conduce la carriera (per me prodiga di ulteriori dubbi se non di più….), a come si atteggia verso il suo mondo, al dottore che lo segue dappertutto ecc. Ma la cosa che più mi fa specie, è la certezza che ci troviamo di fronte ad un caso unico, per passato e presente e sul quale chi doveva controllare certificazioni e altro, ha mancato di studio e di decisione. Anche qui l’inestimabile Aranciata ha ragione. Potrei andare avanti ore, ma mi fermo. Tu dici che tendo a porre una forte contrapposizione tra l' eroe romagnolo buono Pantani ed il cattivo Yankee? E’ vero, posso anche esser letto così, ma ci sono perché. Di Pantani, ho visto la crescita agonistica per conoscenza diretta, ho conosciuto gli immensi valori, ho vissuto la sua poesia negli allenamenti, il suo danzare unico sui pedali, la sua determinazione e quella sua mente fortissima, sempre prodiga di sensibilità artistiche supreme, che mai più potrò provare così da vicino. Marco era l’eroe buono, perché dava come Eddy tutto quello che poteva alla gente, fino a produrre un suo teismo, ed era ben più pulito di ciò che gli è stato affibbiato. Pantani è sempre stato lo stesso, con la stessa morfologia fisica, nelle gambe, nelle braccia, nel bacino e nelle ossa del volto. Non ha mai avuto un dottore tascabile o messia e si è sempre allenato seguendo l’istinto, gettando perfino il cardiofrequenzimetro. Alcune mie atlete che lo hanno incontrato in allenamento, una in particolare indissolubilmente legata ad uno dei più grandi avversari di Marco, ovvero Miguel Indurain, un giorno, piangendo, mi raccontò dell’emozione che aveva provato pedalato in salita con Pantani. Mi disse addirittura che era come avesse vinto un secondo Tour. Marco non si vendeva, era. Nell’intervista del nostro grande Roberto Sardelli a Martinelli, costui afferma una grande verità: Pantani non vinceva per le sue pur maestose gambe, bensì per la sua testa, ovvero quel grumo di stimmate che hanno solo i supremi. Una trentina d’anni fa, il dottor Cavalli (altra pasta rispetto agli “zambottini” di oggi), disse a diversi esponenti della più forte generazione della storia del nostro ciclismo, che Eddy non era superiore a loro fisicamente, ma li schiacciava tutti per la sua impareggiabile testa. Ovviamente con questo termine non si intende intelligenza, ma di un insieme di componenti che, nell’intera storia dello sport, ritroviamo poche volte concentrate sui singoli grandi profeti. Marco ha avuto le sue ombre come tutti coloro che hanno dipinto le discipline sportive dal 1980 ad oggi, ma aveva dalla sua quell’istinto che gli consentiva di andare in discoteca, di non fare il monaco e di essere un giovane come tutti, senza pagare a livello agonistico. I più grandi campioni, in quanto a talento, non sono quasi mai i programmatori, ma quelli un po’ birichini. Verso di loro mi sento di parteggiare, pur ammirando anche gli altri, i razionali che non lasciano nulla al caso. Che posso dire di Armstrong? Quello che dico sempre. Ma quando conosci il bene dell’arte sportiva, anche per la fortuna di aver vissuto il cristallo atleta dal di dentro, senza dover sempre richiamare il supremo Pantani, vien facile trovare nelle scomposizioni, nelle “motivate” assenze, nelle burle delle 100 pedalate al minuto, nell’arroganza ed in quegli occhi fissi da automa di Lance, un “diavolo yankee”. E non lo faccio per antipatia verso gli USA, magari scomodando il mio passato politico. Ho scritto uno dei miei più bei ritratti su un atleta, Bob Seagren, che inneggiava alla guerra del Vietnam, ma a guidarmi era l’ammirazione per quel californiano che aveva rivoluzionato il salto con l’asta. Figuriamoci se mi può guidare in negativo uno come Armstrong, anche se amico dell’orrido Bush, nonché amante…. della decisamente più bella che brava, Cheryl Crow. Cosa mi infastidisce di Lance? L’impatto negativo che da al ciclismo, la poca credibilità che trasmette il suo passaggio nella disciplina, il messaggio diseducativo di una esagerata e maniacale preparazione ad un solo appuntamento, ed i soldi che, contrariamente a Pantani, non ha fatto arrivare al pedale in generale. Queste risorse sono state solo per Armstrong e con campioni come lui, non si vendono più biciclette, non arrivano più sponsor, non si assume quella popolarità, ieri meno di oggi necessaria come il pane, affinché il ciclismo possa superare le sfide delle sue difficoltà. Anche Binda, Coppi e Merckx, in certi momenti, potevano asfissiare per la loro ingombrante presenza, ma non era così, perché l’osservatorio ed i giovani in particolare, ne leggevano le qualità, tramutandole in spinte verso un sempre più intenso rapporto d’amore col ciclismo. Si può dire lo stesso di Armstrong? Assolutamente no! Ed il ciclismo non è Leblanc, fortunatamente. Ciao Mestatore. Morris


mestatore - 10/02/2005 alle 09:19

caro Morris, ti ringrazio di avermi ancora chiarito il tuo pensiero e questo post mi ha fatto capire meglio quello che avevo forse male interpretato rileggendo i thread del passato (è poco tempo che partecipo a questo forum). sono d' accordo in particolare sul fatto che ben diverso è un male limitato al testicolo rispetto alla presenza di metastasi polmonari; rilevo che per quanto riguarda gli effetti della chemio il soggetto armstrong parte con valori diversi rispetto al tuo sfortunato congiunto; aggiungo che il paese che ha portato il maestro del dottore di armstrong ad importanti responsabilità accademiche e sportive, che ha avuto il laboratorio dell' acquacetosa e crede che i calciatori siano positivi a causa dello shampoo non è molto diverso da quello che pure ha enormi peccati (certo il prozac ai bambini e mille altre cose indicibilei e terribili, ma che centra con lo sport?). Ti ringrazio anche per le parole sul supremo pantani, che vorrei avere scritto io e che mi hanno aiutato a capire perchè così tanto noi tutto lo abbiamo amato. Semplicemente , e questo lo dico anche ad aranciata, ho scritto i miei piccoli post su armstrong perchè , certamente a torto, mi sembrava di percepire un che di odio che portava al preconcetto e non lasciava margine al dubbio, cosa non bella nello sport(poi mi accorgo che quando parlo della juventus, io sono peggio di voi ...); per me lance è tutto quello che tu scrivi, caro morris, ma ha anche qualche qualità. Concordo sulla valutazione del suo atteggiamento nei riguardi della bici (anche se qualche trek mi sa che l' ha fatta vendere ..)ed in particolare mi ha infastidito la sua rinuncia alle olimpiadi, giacchè un campione almeno ci prova. Però, nel nostro mondo, non insisterei così tanto e con quello che mi sembrava, ripeto a torto, quasi livore sul rapporto con il doping, perchè voglio pensare che quando Iban Mayo o Damiano o qualche altro abbatterà il tiranno, lo farà perchè migliore e non perchè ha la "superbomba". Ma questo non toglie che le tue parole , supremo morris, siano piene di verità che deriva dalla conoscenza e dall' esperienza e che , ancora una volta, mi hanno fatto mettere insieme molti fattori e capire un po' di più dello sport. Però butch reynolds era nero con gli occhi azzurri e sul giro della morte mi sembrava uno spettacolo regale. maledetto doping, che ci togli i sogni più belli! ciao


lallo - 10/02/2005 alle 09:54

Bellissima risposta Morris!!!!! Una sola notazione : le foto di Marco sul podio a Parigi . E' un altro!! Il suo volto è assolutamente sfigurato. Prendi le foto di Milano e Parigi e confrontale....


Morris - 10/02/2005 alle 10:09

Caro Mestatore, non sono supremo in niente, se non specialista nell'andare dalle stelle alle stalle. Amo scrivere, ma vivo in un paese che non legge, sono un pazzo romantico nell'era dei pragmatici; sogno continuamente ad occhi aperti, vittima dei ricordi vissuti tridimensionali nel semplice viaggio fra aree e paesaggi che fanno l'amore con le emozioni e le sensazioni. Potrei dire di essere un fallito che è felice di non cambiarsi, o un uomo fuori dal tempo. Di sicuro sono un eremita per il conformismo, uno che potrebbe rubare il mestiere per l'anticonformismo, "uno di noi" per i pochi non conformisti. Un chiarimento. Il prozac ai bambini, rappresenta una espressione, potrei dire perfettamente sincronica, ad una cultura drogastica che sta perdendo valori elementari e che elegge il business come epigone. In un simile quadro, è naturale non essere in prima linea nella battaglia al flagello del doping. Infine, voglio chiarire che mi lascio ancora andare verso chi reputo dopato nei limiti di leggi che non abbiamo direttamente scritto noi. Mi scendono ancora copiose lacrime da intensità emotiva e non mi vergogno a dirlo. Ciao Mesty, sei per caso torinista o interista? :D


mestatore - 11/02/2005 alle 02:36

sono piemontese, della provincia della belmondo ma sono diavolo rossonero. inter come iuve, i granata invece hanno un pezzetto di cuore:


Morris - 12/02/2005 alle 10:55

[quote]sono piemontese, della provincia della belmondo ma sono diavolo rossonero. inter come iuve, i granata invece hanno un pezzetto di cuore: [/quote] Caro Mestatore, del cuneese e delle Langhe ho spesso testimonianze da un amico che ha passato in quegli angoli di respiro, gran parte della sua gioventù e non perde occasione di rammentarmelo. Con lui ho appena ultimato un libro di storia su un tratto della sua attuale dimora, il Trentino, ma non abbiamo ancora accantonato un progetto che vede protagoniste.... proprio le Langhe. E la tua terra mi riporta incredibilmente al ciclismo, attraverso quella che un tempo è stata la mia attività. Lì c’è la TNT Traco, con la quale strinsi un bel rapporto nel ’97, lì c’è un marchio che nei miei voli..... vorrei fosse il mio terzo grande nome del passato del pedale da rinverdire all’auge del grande romanzo di questo sport. Coi primi due m’andò alla grande, spero proprio che il terzo sia la "Gazzola". Sì, proprio lei, con quella maglia ed una livrea che da bambino amavo: fondo grigio e fasce rosso e blu. Quando riportai in Italia dopo una trentina d’anni il mio amico Charly Gaul, mi parlò del suo rammarico nel non aver potuto dare a quello sponsor la sua parte migliore. Divenuto di nuovo familiare al nostro paese, Charly, fu invitato a Mondovì proprio dalla Gazzola e mi disse di prendere contatto con l’azienda per portarvi.....non posso dire chi. Il tempo, poi, ha cambiato certi itinerari, ma non è detto che un giorno.... meglio non pensarci, almeno per scaramanzia... Eccoti comunque una foto un po’ così......ma densa di nostalgia, per Charly e per me. Per il forum, aggiungo un ritratto a me carissimo.... di una giornata indimenticabile.... Ciao! [img]http://www.ucscat.it/Immagini/gaul_c.jpg [/img] [img]http://www.ucscat.it/Immagini/gaulmarco1.jpg [/img] P.S. Ti perdono di aver messo noi interisti al pari della Juventus.....almeno noi non abbiamo fregato niente ai bianconeri, mentre non si può dire la stessa....per le zebre nei nostri riguardi...(1997-'98). Sono interista, ma non antimilanista. :D ;)