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Tour noioso
Emiliano - 23/07/2004 alle 15:33

Alla fine della fiera l'unica verità è che questo tour è stato TREMENDAMENTE NOIOSO. Il secondo della classifica generale non attacca mai, Ullrich fa un solo bellissimo attacco e viene ricorso dalla suqdra di Basso che copre il secondo posto, le volate prive di Petacchi e Cipollini in condizione, le consuete volatine viziate un po' sporche di McEwen...Le cose da salvare per lo spettacolo sono state l'attacco di ullrich appunto e la meravigliosa cavalcata di Virenque sul Massiccio Centrale. Il giro è stato molto più bello, ma non illudiamoci: al di là di Cunego il livello tecnico del Giro era bassissimo: Simoni abbiamo visto quanto ha fatto al tour, Gonchar che in salita è sempre stato pessimo che arriva secondo nella corsa a tappe con meno chilometri. C'è stato si spettacolo, ma fra corridori che non sono i migliori del mondo (escluso Cunego ovviamente e anche Simoni che questo anno però è in calando). Questo effetto di giro e Tour è derivato dal fatto che ormai i corridori riescono a fare solo una grande corsa a tappe competitivi. Pantani è stato l'ultimo corridore a essere competitivo a Giro e Tour. Suggerirei a questo punto a tutti gli appassionati di guardare un po' di meo i grandi giri e avvicinarsi di più alle grandi classiche. Ricordo a tutti voi come sia stata bellissima e commovente la Parigi Roubaix di questo anno, come siano state entusiasmanti le corse vallone col trionfo di Rebellin. Si sono visti corridori assolutamente spettacolari e generosissimi nelle gare d'un giorno: Bettini (sempre all'attacco vedi Sanremo), Bartoli (bellissima la sua Roubaix), Boogerd (sempre generoso alle ruote di Rebellin), Van Petegem (esaltante in suo inseguimento al Carrefour de l'arbre) , Museeuw (commovente la sua Roubaix), Rebellin (grandissimo nella Freccia, nella Liegi, nell'Amstel). Uniche eccezioni sono stati i Grandi Giri di Pantani: bellissimo ed entusiasmanti e il tour dell'anno scorso, con tanti corridori visti lottare per la maglia gialla


aranciata_bottecchia - 27/07/2004 alle 00:22

100% d'accordo. Io in particolare adoro la Amstel, la LBL e il Lombardia. Forse l'unica classica che un po' mi lascia freddo è la Paris-Tours (in verità anche la Sanremo mi sembra leggermente in declino, benchè il blasone abbia il suo peso). Chissà se la rai trasmetterà la vuelta (non ho la parabola per vedere eurosport).


Emiliano - 27/07/2004 alle 01:38

La Parigi Tours è un po' troppo piatta come percorso, è sostanzialmente una corsa per velocisti. Tuttavia la felicissima posizione nel calendario (una settimana prima dei mondiali) la rende al contempo occasione di riscatto per gli esclusi dalle convocazioni (vedi Tafi qualche anno fa), sia occasione per vincere una classica monumento per corridori in piena forma visto l'appuntamento della domenica successiva. I risultati più recenti sono stati il duello Zabel-Petacchi l'anno scorso e il trionfo di Virenque con quella fuga di 232 km, che resterà negli annali come una dell più entusiasmanti imprese della storia del ciclismo.


Ettore - 27/07/2004 alle 13:12

Dai alla fine non è stato così noioso per noi italiani. Almeno quest anno c'era Basso che lottava per il podio, gli anni scorsi dovevamo accontentarci di guardare senza tifare.


Pirata x sempre - 27/07/2004 alle 14:25

ragazzi una gara che mi fa innamorare del ciclismo e' la parigi-roubaix,che spettacolo vederli uscire tipo equilibristi dal quella nube di polvere..!! cmq e'vero una corsa nn e'mai bella o brutta sulla carta e' come la si interpreta(virenque alla tours e'l'esempio piu'lampante)che la rende tale!come la differenza tra il tour2003 e quello appena concluso,eppure era piu' o meno il solito percorso!forse un po'i grandi giri stanno perdendo fascino(senza marco..)pero'e'vero che il giro di quest'anno e'stato molto incerto ed avvincente:fantastica la cavalcata garzelli-simoni nonostante per la saeco poteva rivelarsi un suicidio tattico,o l'incedere come una moto di popovich a trieste per nn parlare dell'impresa di cunego a falzes!diciamo che quest'anno e'stato il tour a deludere le aspettative,ma con un super amstrong cosi'in questi ultimi 6anni si salvano giusto quelli del'99 in quanto commovente per l'impresa raggiunta da un ciclista che pochi mesi prima rischiava la vita,del 2000 grazie al pirata l'unico capace di mandare in crisi un amstrong al top,e quello dell'anno scorso dove un lance piu'umano ed un ullrich al top(e finche'c'era anche beloki)avevano ridotto il gap tra i due e reso piu'incerto l'esito del tour!ma il 2001-2002 e quest'anno una noia!!


aranciata_bottecchia - 27/07/2004 alle 14:41

Però quando dico che una corsa è noiosa, lo dico relativamente a corse più belle, non in termini assoluti, io sono stregato dalle corse e, quando capita, mi perdo a guardare anche le corse degli under 23 sulle piccole emittenti locali. La Roubaix è bellissima, benchè io preferisca altre corse, notoriamente è comunque la classica più amata dal popolo del ciclismo, anche se ha il difetto non indifferente di essersi trasformata in un rendez-vous per specialisti. Tra le altre cose vorrei ricordare che nel 1899 fu vinta da Albert Champion, inventore delle candele per il motore a scoppio (quindi la marca di candele si legge "sciampiòn" e non "cempion").


lubat - 29/07/2004 alle 23:23

le classiche di quest'anno sono state bellissime, i giri un po'meno (io però mi sono perso il tappone di Falzes), spero in un Agosto di fuoco come l'anno scorso, e credo che la vuelta sarà combattutissima come al solito, anche se dovrò sentirmela in inglese (o addirittura in tedesco) su eurosport.......