mario82
Non registrato
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postato il 17/04/2005 alle 02:43 |
Riporto qui la mia intervista durante la Tirreno-Adriatico a Danilo Di Luca, in quanto nel sito è stata giustamente sostituita da quella ben più attuale del grande Sardelli dopo il Giro dei Paesi Baschi:
La Liquigas-Bianchi ha accolto Danilo Di Luca dopo una non brillantissima stagione 2004 nella Saeco. Dopo questi primi mesi di convivenza, puoi dirci quali sono le differenze e le analogie tra queste due grandi squadre?
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Come credo che per te sia importante avvertire un clima di fiducia sulle tue possibilità.
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Non hai paura che una maggiore fiducia e responsabilità possa rischiare di caricarti eccessivamente, con eventuali maggiori rischi di errore?
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Nella Saeco avevi un compagno di squadra come Celestino che possiede più o meno le tue stesse caratteristiche, quelle di uomo da Classica. Non credi che la differenza di fiducia era dovuta anche ad una difficoltà oggettiva da parte della Saeco di stilare programmi differenti per due corridori molto simili e con gli stessi obbiettivi?
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Tutti gli uomini da Classiche italiani hanno dichiarato di tenere particolarmente a battagliarsi durante la prima settimana del Giro d’Italia per puntare a qualche tappa e per vestire, per qualche giorno, la Maglia Rosa. Di Luca sarà della partita?
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Il primo Di Luca passato al professionismo sembrava fatto su misure per le Corse a tappe. Poi c’è stato il dirottamento, anche assecondando lo spunto veloce che possiedi, verso la caccia alle Classiche vallonate. Non credi di aver perso un po’ di tempo per capire cosa fare e come potevi farlo invece di puntare dritto ad un punto ben focalizzato e preciso?
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Damiano Cunego ha indicato il 2005 come l’anno più difficile, quello della conferma; un neoprofessionista come Paride Grillo cerca in questa stagione l’anno del lancio. Possiamo dire che per Danilo Di Luca il 2005 sarà l’anno della verità, la stagione della coscienza?
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Ci dai un giudizio sui giovani neoprofessionisti della Liquigas-Bianchi?
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Mario Casaldi
La riporto perchè credo che ci siano degli spunti interessanti che non tutti hanno potuto cogliere per il breve periodo della sua apparizione nel web.
Secondo motivo è l'aver parlato di Colli (ancora non lo conoscevo, ndr).
Terzo ed ultimo motivo, ma solo al massimo per il 25%, un po' di pavoneria che non fa mai male. 
L'Admin capirà questa mia iniziativa.
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Admin
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postato il 17/04/2005 alle 02:45 |
Diciamo anche 40% 
Comunque poi la mettiamo in archivio, non temere!
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mario82
Non registrato
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postato il 17/04/2005 alle 02:47 |
Vada per il 40%...
L'ho fatto ora perchè mi sembra un pochino più attuale, magari in archivio sarebbe andata più in là.
Ovviamente sapete che non era mia intenzione criticarvi.
Mario
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Admin
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postato il 17/04/2005 alle 02:49 |
No, ma hai fatto bene... Monsieur 40%! 
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mario82
Non registrato
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postato il 17/04/2005 alle 02:51 |
Ce ne fossero di più di "Monsieur 40%"...
...soprattutto in altri campi...
Io così non rischio nemmeno la sospensione per la salvaguardia della salute, altrochè!
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Admin
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postato il 17/04/2005 alle 02:52 |
Dài, il soprannome è bellino, non credi?
Lo diciamo anche agli altri, ti possiamo chiamare così, d'ora in poi? 
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mario82
Non registrato
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postato il 17/04/2005 alle 02:54 |
Ho già cambiato profilo su MSN...
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Admin
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postato il 17/04/2005 alle 02:57 |
Evvai!
Cari utenti, d'ora in poi il nostro Mario potrà essere alternativamente chiamato Monsieur 40%. 
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mario82
Non registrato
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postato il 17/04/2005 alle 03:03 |
Anche se avrei preferito Mister, visto che i francesi non mi sono molto per la quale... ma di certo non sono i soggetti a scegliersi i soprannomi...
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