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Autore: Oggetto: Ancora sul doping...

Livello Marco Pantani




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  postato il 13/03/2005 alle 15:35
Solo per segnalare sul sito di Repubblica l'articolo:
Il diario choc di un ciclista "Il mio doping ora per ora".

Sarebbe interessante avere il parere di Morris sul suo contenuto...

 
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Livello Fausto Coppi




Posts: 6922
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  postato il 13/03/2005 alle 19:09
Questo è il link: http://www.repubblica.it/2005/c/sezioni/sport/ciclodoping/ciclodoping/ciclodoping.html

Ne deduco alcune considerazioni:
1) Trova sempre più forza la mia convinzione che gli exploit isolati, più o meno eclatanti, sono legati al doping. Purtroppo per A.T. ad un certo punto il fisico si "inceppa" e non risponde più alle sollecitazioni.
I trucchetti adottati per emergere tra i professionisti non funzionano per sempre.
2) Passi l’elogio della mediocrità, ma per gli scarsi non c’è speranza.
3) C’è un passaggio ( "La risposta ai farmaci, dicono gli esperti, è sempre molto soggettiva: c'è il fisico che "risponde" splendidamente, trasformandosi e quello che resta in "surplace". ) che mi fa pensare ad una persona che non posso nominare (sono in conflitto d’interesse causa macumba). Pensate anche voi alla stessa persona?

Ma questo A.T. ha corso in Riso Scotti, Asics e Amica Chips?


 
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Livello Fausto Coppi




Posts: 1671
Registrato: Dec 2004

  postato il 13/03/2005 alle 19:40
orrore,agghiacciante,ma che fine farà sto povero demente (nel senso che una vita dopo il ciclismo deve pensare di averla pure lui)?
e ora si è messo a fare gran fondo ?...mamma mia... si rovina la vita non per vincere il tour, ma il giro delle valli...
alla fine però queste cose gliele consiglia uno stregone, con il camice da medico.
non posso vedere cosa peggiore per un medico, rovinare un giovane sano, un atleta per puro lucro.
mio dio, come siamo caduti in basso.
aranciata hai ragione, tutto torna..

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 13/03/2005 alle 19:58
ragazzi quest'articolo fa veramente rabbrividire ed ancor di piu'pensando che nn si tratta di semplici deduzioni o plausibili previsioni ma addirittura di un documento certo e tristemente significativo delle inscoscienti follie che tanti sportivi sono portati a fare per riuscire ad emergere!
personalmente nn avevo mai letto diari o altri documenti del genere che in modo cosi specifico analizzavano l'uso,il dosaggio e le modalita'di atti cosi masochistici di violenza alla propria salute,al proprio futuro!
sono letteralmente interdetto ed impressionato dal riscontrare la quantita'industriale nell'uso di tali demoniache sostanze,addirittura intersecate tra loro,tese a portare un cocktail di pura follia in una visione razionale della vita!
il discorso etico dell'irregolarita'di un'avvenimento sportivo passa veramente in secondo piano rispetto alla drammatica preoccupazione di vedere vite totalmente subordinate alle manipolazioni scientifiche dal richio di danni permanenti e gravissimi troppo,troppo alti per nn dichiarare che tutto cio'sia un'insulto alla ragione ed alla vita umana!!!
e poi continuassero a dirci che i protagonisti di questi folli atteggiamenti siano solo delle vittime inconsapevoli del male che si stanno facendo sul proprio corpo per barattare una vittoria in piu'!!!
in questi giorni ne ho visti molti ed a volte purtroppo scrutando attentamente le loro fattezze fisiche mi tornavano in mente gli illuminati(e tanto saggi)discorsi di morris al riguardo delle conseguenze,delle dannosissime scorie che tutto cio'ti porta ad avere,alcune di esse evidenti anche ad occhio nudo....ma nn credevo ci si rovinasse in modo cosi massiccio e scriteriato!!!
viva coloro che arrivano ultimi,ma che nn si vendono in modo cosi completo al lato oscuro della propria sorte,viva coloro che scelgono un'anonimato fatto di un futuro piu'certo e sicuro all'arrivismo sconsiderato fino al punto di compromettere la qualita'della propria vita da li a pochi anni,ed al massimo ammirazione anche x quelli che,pur cercando la glorificazione sportiva sancita da naturali doti nn comuni,cercano di abbinare il ricorso a queste demoniache pratiche con la sacrosanta"tutela della propria salute"!!!

ma per tutti gli altri(come in questo caso)....

 

[Modificato il 13/03/2005 alle 20:35 by Pirata x sempre]

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Giuseppe Matranga

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Livello Fausto Coppi
Utente del mese Luglio 2009




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  postato il 14/03/2005 alle 00:26
.....Oggi (ormai ieri), è stata la prima cosa che ho letto. Del signore che ha scritto l’articolo, ormai non so più cosa pensare, vista la cupidigia con la qual,e solo ed esclusivamente sul ciclismo, si proietta a studiare e denunciare, compiendo ancora degli errori che non so fino a che punto voluti.
In ogni caso mi è parso molto sinistro un altro aspetto: l’uscita di tal “denuncia shock” il giorno dell’Assemblea Elettiva della F.C.I…….
Sui contenuti, niente di nuovo sul risaputo e nemmeno nulla che possa distinguere il ciclismo dal resto. L’unica differenza, e non è poco, viene dalla constatazione che su questo sport, indagando a volte anche a fondo e con metodi davvero repressivi, sono venute a galla pure le documentazioni e le confessioni, mentre sul resto ancora…. c’è prosciutto sugli occhi, o un tatto che rasenta l’ingenuo, o una chiara volontà di non rompere dei giocattoli.

La chimica (e perdonate se ribadisco che si sapeva), ha due grandi aree su cui si dipana: la prima si muove sugli effetti che si vogliono ottenere sulle prestazioni e la seconda sui compensativi, per non portare immediatamente (perché i termini più lunghi paiono non interessare), il corpo dell’atleta allo stadio finale del proprio segmento, oppure per confondere il controllo antidoping. Quindi, sostanze su sostanze, che portano l’atleta a trasformarsi in un laboratorio.
A questo bisogna aggiungere che i “santoni” (quelli che l’estensore dell’articolo, solitamente votato a colpire solo l’atleta, dimentica), nel momento in cui verificano “surplace” nelle prestazioni del soggetto cavia e fonte di danari, incentivano in questi altra chimica, spesso sperimentale, per trovare ulteriori sbocchi e, per farlo, non lesinano opere di convincimento tanto sottili, quanto barbare negli effetti. Gli A.T., ne escono così vagamente informati dal dare loro stessi una diagnosi, fino a spingere i loro pensieri a quel di più o a quel perché la chimica non abbia prodotto risultanze.

A questo punto, uno che non si sente di certo inferiore ad un “capodacqua di percorso”, nel convincimento di far cambiare indirizzo allo sport, ha un primo forte stimolo per chiedere al pessimo articolista, se tal A.T. ha una laurea in Medicina o in Scienze Farmaceutiche, visto che pare il solo a farsi le diagnosi e alimentare correttivi al suo diario medico.
Già, medico, possibile che una simil parola, non esista nello stretto vocabolario di tal giornalista? Possibile che solo l’atleta, sia il colpevole dell’universo del suo terribile quotidiano farmacologico? Possibile che tutti i cittadini di sto mondo, sappiano che la ganodotropina è essenziale se non si vuole far atrofizzare i testicoli, come fanno quei poveri “cartucciai” dei culturisti?
Possibile che tutti sappiano quanto lo spray ritardante, di fronte ad un corpo stimolato d’ormoni, sia essenziale se no si vuol fare la figura di un coniglio al cospetto del corpo nudo d’una donna?
Bèh signori, alla tragedia dell’A.T., che è tale e più comune di quel che si pensa, io ne vedo un’altra, in quella dell’involontario indottrinato tragicomico che studia, studia, vuole denunciare, ergersi a quello che non sarà mai nella letteratura, ed alla fine cade come gli intellettuali dell’antica Bisanzio opulenta: non riesce a distinguere se l’essere che viene avanti lui, abbia o meno una protuberanza fra le gambe.
Chi era il medico consigliere o zambottino o santone di tal A.T. signor cacciatore di scoop?
Perché non prova di fronte alla conoscenza di un simil documento, a dar qualche calcio negli stinchi al camice bianco di riferimento?
Oppure, il nostro solito articolista così erudito in chimica grazie al ciclismo (per lui sempre più fatto di biciclette al GH), è così abituato a farsi diagnosi da solo quando ha mal di pancia, che non può pensare all’esistenza di gente che per tal disturbo consultano un medico!?
Basterebbe tutto questo per dire, che l’articolista, è da rimandare a settembre, ma andiamo avanti.

Il sottoscritto non sa chi sia tal A.T., o meglio ha due sospetti molto forti, ma entrambi smentiscono una parte dell’articolo. Conoscendo però, il valore del “tracciator di graffi”, considero i sospetti ancora validi su quell’ambo. Una cosa però è certa, ed è la base su cui partire: i controlli incrociati sangue urine, l’UCI ha iniziato a svolgerli dopo il periodo di riferimento che si evince dall’articolo. Non solo, ma anche le pietre sanno che alla “Freccia”, “Liegi” e “Amstel”, citate nel pezzo nel medesimo periodo di riferimento, i controlli erano ferrei solo per chi non ha ancora capito molto del doping. Aspetto che diviene evidente, nel momento in cui l’articolista si chiede come 4000 unità di Epo assunte il 26 di gennaio non vengano scoperte nei controlli incrociati (ma in do cavolo l’ha letto” baffetto”???!!!) dell’UCI il giorno seguente. L’estensore dimentica, o non conosce i tempi dell’inizio degli esami incrociati e non sa, o dimostra di non sapere, che col solo dato dell’ematocrito, in voga fino ad un paio d’anni fa, 4000 unità d’EPO assunte 24 ore prima, non portano la percentuale corpuscolare dal 45% al 50,1% il giorno dopo. Semmai il “signor baffetto” dovrebbe conoscere, visti gli anni di militanza appiccicato (beato lui!) alla carovana del ciclismo, la funzionalità, ai fini di bari scopi, di presentarsi ai controlli preventivi con valori, pur dentro i parametri, molto all’insù.
Questa osservazione è pertinente, perché da tal articolo, si evince che i controlli siano tutte burlette, ed il sottoscritto, come ha sempre affermato, pur evidenziando le lacune ancora ampie dell’antidoping, non può accettare che passi sotto silenzio la falsità, o l’ignoranza, di chi azzera i progressi che sono stati fatti in questo campo. Oggi, nonostante gli ancor possibili trucchi, il signor A.T. non passerebbe quei controlli!
Ed è bene che si sappia, perché altrimenti si getterebbe solo sterco su chi, comunque, cerca di fare qualcosa contro il doping. Non solo, ma il giornale che ha ospitato “l’acquatico pensiero che di capo non ha nulla”, andrebbe a smentire quanto sostenuto dal capo della Wada sulle colonne del medesimo foglio, qualche giorno fa. Tutti sanno però, che per tal signore acquatico, da come si comporta e dalla sua incapacità di capire le complessità e la globalità dei contesti…..prima di tutto ci sta, l’affossamento del ciclismo e dei suoi alfieri, senza mai usare gli stessi pesi sul resto delle discipline sportive e, soprattutto, su quei camici bianchi che, oltre alla radiazione dall’albo, meriterebbero la galera come per i condannati per omicidio.

Ora, capisco il voltastomaco e lo shock generato dall’articolo in questione, ma è una realtà che camminava dappertutto, anche se magari non era così intensa come nel caso di A.T. Una realtà che ci dobbiamo augurare appartenente ad un macabro passato, perlomeno per questo dovremo lavorare. Non tutti però, dovevano sopperire al talento con un simile bailamme di chimica, come nel caso di quella disgraziata ed illusa cavia….. di un medico….
Anche sul concetto di surplace, é bene chiarire quanto sia esso stesso un Elogio alla Mediocrità, perché i metabolismi che rifiutano o non danno gli auspicati risultati dettati dal flagello chimico, ci sono, ma in piccolissima parte nell’universo dei coinvolti. Se ad una capra inietti la bomba, questa resterà sempre distante dai levrieri se anch’essi prendono un po’ di bomba. Ciò non toglie che l’iniettata capra, rispetto a prima, vada molto più forte, anche se non riesce a battere i levrieri. Voglio dire che il doping cambia in meglio la prestazione praticamente sempre, non come parrebbe evidenziarsi da questo messaggio-articolo.
Ai giovani non dobbiamo raccontare balle, quindi dobbiamo aggiungere, e qui sta il vero messaggio antidoping, che la chimica fa morire o rende deviata la vita. E quando, ad una certa età, nemmeno troppo lontana da quella classica dell’agonismo, certi un tempo dediti alle porcherie farmaceutiche, non riusciranno più a vivere nemmeno il sesso (che rimane una parte importante della vita), forse avranno ancor cervello autonomo per pensare a quanto sono stati stupidi o criminali con lor stessi.
Ai giovani bisogna spiegare che un successo al “Tour di Valchiria”, tra l’altro non facile, non vale il sacrificio di una sana scopata, o di un bacio con tenero sentimento, o la possibilità di gustarsi, liberi nel fisico e nella mente, la visione di un’aurora boreale.
Ora, facciamo in modo che l’orrore di A.T. sia di esempio, ed auguro allo stesso ex sportivamente brocco, di smetterla di inseguire i fantasmi fra il cronicario degli amatori, ma di godersi quel che gli è rimasto, cercando di disintossicarsi per quel che è ancora possibile, e di vivere, vivere, vivere, per tutto quello che di bello c’è….. e che comprendiamo solo quando sta per sfuggire.

Su chi sia A.T…..
Se i riferimenti del pessimo estensore dell’articolo, non giocano alla voluta confusione sul nome, non esiste un corridore con quelle iniziali, ai tempi presumibilmente abbastanza giovane, mai vittorioso fra i prof. ed oggi amatore, che abbia corso la Coppi e Bartali e due volte in Portogallo. Qualcosa non quadra, anche se pure il sottoscritto, ha subito pensato al ciclista accennato negli estremi da Aranciata.
Ne esiste un altro che corrisponderebbe benissimo alle iniziali e alle gare citate, ma è straniero ed a quei tempi già vecchio, tra l’altro vincitore di una decina di corse…….
Ma è pur vero che l’estensore, su fatti di mero ciclismo, sa poco, molto poco, ed è quindi possibile che nella parte non letta nel documento di riferimento, abbia preso fischi per fiaschi.

In estrema sintesi, un articolo-denuncia che corre il rischio di essere un scoop per poveri e che non ci fa capire l’estensione generalizzata del fenomeno che grava su quei nostri figli che, con gioia, volessero provare uno sport.
In altre parole il solito che nuota, nuota, nuota, ma non ne viene mai a capo….

Morris


 
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Livello Tour




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Registrato: Aug 2004

  postato il 14/03/2005 alle 09:09
Aranciata, la persona in questione, se è chi pensi, e lo penso pure io (ho ravanato nei database uci per cercare indizi ed ho avuto conferme), ha corso pure nella De Nardi-Pasta Montegrappa.
Permettetemi di dire una cosa: guardate che, purtroppo, questi ragazzi vengono svezzati ben presto alla pratica del doping e san benissimo a cosa vanno incontro.
Andatevi a vedere qualche competizione juniores e/o dilettantistica: guardate le braccia e io polpacci dei ciclisti, paion mitragliati da uno stormo di anophele.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/03/2005 alle 11:15
caro morris,
sante parole.
A.T. è un poveretto e un demente, perchè ci sono solo 2 possibilità:
se sa di cosa si fa è un demente (e come scrive eretico, è impossibile che non lo sappia, anche solo per i soldi che deve avere speso per comprare al mercato nero tutta quella roba),
se non lo sa è un poveretto deficiente (nel senso che vive in un altro mondo e non non ci arriva, non legge i giornali, non guarda la tele, non ascolta le persone o se lo fa non ha il q.i per capire);
invece,il medico che campa e si arricchisce su di lui, non è demente, è un delinquente che deve essere perseguito e anche perseguitato dalla magistratura visto che sa benissimo quello che fa, è un maledetto stregone che deve essere allontanato dallo sport a tutti i costi, oltre che dalla professione che infanga.

2 considerazioni: 1)la magistratura perseguita i pantani e non questi medici...
2)quelli che difendono questi personaggi (mi viene in mente fortebraccio con michele ferrari, caso più clamoroso, ma anche tanti altri direttori sportivi e corridori nostrani con altri personaggi), queli che continuano a mettere sotto contratto vecchi ronzini disposti a tutto trascurando i giovani corridori che devono essere educati e non messi in un ambiente con i dementi e i mediocri, bene , costoro sono una delle più grandi rovine del ciclismo.
ciao

mestatore.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/03/2005 alle 12:51
Hai ragione Morris, i punti oscuri sono tanti e anche io mi sono fatto coinvolgere più dalla crosta scioccante del contenuto piuttosto che analizzare lucidamente lo stesso e sviscerarne le finalità.
Se le dichiarazioni di Manzano offrivano comunque un infinitesimale dubbio, giacchè avrebbero potuto essere state amplificate ad arte (ma le ritengo veritiere), questo diario sequestrato dai Nas non lascia spazio al beneficio del dubbio, e nella superficiale lettura dell’articolo non ho badato a differenziare quali fossero i riporti dal documento in questione e quali i ricami dell’Idrocefalo.
Ovviamente avrebbe dovuto farmi riflettere quel grottesco minestrone di aminoacidi, flebo e integratori da una parte, e banalissimi zuccheri e vitamine dall’altra, come se per il nostro "amico" fosse doping pure l’acqua se assunta da un ciclista.
E visto che l’autore si riserva di non svelare l’identità del cretino in questione, riconosco facilmente che avrebbe potuto benissimo lanciare il suo j’accuse contro coloro che tradiscono la professione del medico, anche qualora non vi fossero stati precisi riferimenti nell’agenda di A.T., perchè, come scrivi anche tu, è impensabile che l’ometto in questione si sia inventato dottore per prescriversi da sè farmaci e diagnosi.
È vero, è uno scoop dei poveri, roba da processo del lunedì.

Anche io sono convinto che il doping possa migliorare la prestazione, ma direi "quasi sempre" piuttosto che "sempre".
Rimangono i limiti caratteriali, aggirabili solo in parte con psicofarmaci o con dosi massicce di testosterone che potrebbe permettersi solo chi avesse delle anomalie ai testicoli.
Rimane la naturale assuefazione al farmaco, stimolata oltremisura dall’assunzione di piccole dosi ma costanti, evitabile solo concentrandosi su di un evento per annata, tipo il Tour de France, e poi provvedendo a scaricare nel resto dell’anno tossine e metaboliti vari, senza dimenticare che la maggior parte dei corridori di oggi concentra la propria stagione ad alto livello nell’arco di un paio di mesi e poi molla: Lèns fa solo il Tour, Freire lo vedi alla Sanremo e fino al mondiale sembra sparire, Rebellin nasce e muore sulle Ardenne, Garzelli è un buon corridore solo al Giro e a volte neppure quello, insomma il vizio c’è ed è quasi regola, senza peraltro che ci sia la mia volontà di accusare tali corridori, è solamente una constatazione.
Rimane la sensazione che uno scarso come A.T. ha bisogno di imbottirsi per diventare un mediocre, e per passare da mediocre a buon corridore ha bisogno di innalzare le dosi, privando il proprio organismo degli spazi necessari al recupero, infilandosi in un vicolo cieco.

Ciao!
Un saluto ai mitici Eretico e Mestatore, dei quali condivido le osservazioni.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/03/2005 alle 12:53
un post se possibile ancor piu'bello del solito Grande Morris...che mi vede completamente d'accordo in particolare quando descrivi in modo perfetto l'ambiguo baffetto,apparente paladino di una lotta al doping che posta in questi termini continua(purtroppo)ad essere solo di facciata!!!

leggendo pero'questo agghiacciante documento mi viene da urlare,ancor prima del resto,che la colpa(grandissima)dei medici,che anche in questo caso si intuisce nettamente esser perfidi registi di tali nefandezze,nn si puo'nn dividere in modo piuttosto equivalente con l'enorme incoscienza di atleti come questi!!!!

 

[Modificato il 14/03/2005 alle 13:02 by Pirata x sempre]

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Giuseppe Matranga

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Livello Mondiali




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  postato il 14/03/2005 alle 13:55
Confermo ciò che dice eretico, ieri al trofeo balestra si vedevano parecchi buchi appena al di sopra del calzino.
Se poi questi buchi servano per infilare epo o creatina per me non fa molta differenza, il metodo della flebo è doping. Basterebbe fare l'antidoping visivo, sicuro e meno costoso. Giustificami quei buchi! E poi vorrei sapere la creatina da cosa è ricavata, cosa contiene ? Quali effetti provoca ? A parte la pubblicità di chi la commercia cosa si conosce ?
Per quanto riguarda invece quello a cui si va incontro, molti ragazzi sanno solo qualcosa, lo sottovalutano, spesso il ragionamento è simile a quello dei fumatori, ma sì non fa male a tutti perchè dovrebbe far male proprio a me. La chimica diminuisce anche la capacità di discernimento! In più tante volte si pratica il fai da te senza l'intervento di nessun medico (quanti se lo possono permettere ?), ma solo con i "consigli" di qualcuno che nel gruppo provvede anche a fornire. Di questi qualcuno ho visto qualche nome su questo forum.

 
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Livello Claudio Chiappucci




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  postato il 14/03/2005 alle 15:23
Mi è sembrato di rileggere le rivelazioni di Manzano http://www.cicloweb.it/art111.html che l'anno scorso aveva confessato di aver fatto uso di doping.
Tra i due testi non c'è molta differenza, manzano va sul particolare, invece A.T. non specifica molto, ma fa comunque schifo leggere queste cose.
Sono d'accordo con canguro, è vero ci sono molti dilettanti che fanno uso di doping e che lo sottovalutano, perche è pericolosissimo perchè poi diventa una dipendenza(come la droga,fumo...) ma sopprattutto è SLEALE nei confronti degli altri.

x quanto riguarda A.T: bè io ho capito chi(penso anche voi) è il corridore che a corso per l'amica chips, de nardi, riso scotti, ma non mi risulta che abbia fatto la Coppi-Bartali e che abbia corso il giro del portogallo.

 

[Modificato il 14/03/2005 alle 16:12 by nocentini]

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"A volte chiudiamo gli occhi perchè la realtà non ci piace...
...se però smettiamo di comunicare non riusciamo più ad assaporare la vita e a scrivere la nostra storia.
Il mio linguaggio è la bici...
e voglio continuare a scrivere quel capitolo del mio libro che da troppo tempo ho lasciato in sospeso..."

Marco Pantani



Il NOCE darà i suoi frutti.




 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 14/03/2005 alle 16:32
Agghiacciante. E' l'aggettivo usato da Mestatore per definire questa triste storia. E' difficile trovarne uno migliore. Sì é proprio agghiacciante...

Il ciclista. Impossibile che non si renda conto che ingurgitare tutta quella roba bene non gli può fare. In genere la non conoscenza dei farmaci induce diffidenza, non fiducia cieca. Certo, ci sono i consigli degli amici, quelli degli "esperti". Comunque, a mio avviso, nel caso di A. T. c'é troppa roba in ballo perché si tratti di un "fai da te"...

Il medico. Ho un sogno: che i medici che gestiscono queste pratiche vengano radiati dall'ordine e che sia loro proibito di curare persino i raffreddori. Non succederà mai, lo so. Ma si può pur sempre sognare...

Il giornalista. Esistono i fatti, e questi sono quelli che sono. E poi c'é la maniera di presentarli e qui é tutta un'altra storia. Usando gli stessi fatti si possono spesso difendere tesi opposte. Nel nostro caso é chiaro che si vuole ancora una volta dare addosso al ciclismo e ci si guarda bene dal toccare altri sports marci, se si vuol esser generosi, almeno altrettanto.

La speranza. Voglio leggerla nelle parole di Morris, quando dice che si fanno progressi nei controlli e quindi che c'é una volontà di sconfiggere la piaga doping.

La domanda. Ma quanti A. T. ci saranno nel "plotone"?

 
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Non registrato



  postato il 14/03/2005 alle 17:16
Originariamente inviato da canguro

In più tante volte si pratica il fai da te senza l'intervento di nessun medico (quanti se lo possono permettere ?), ma solo con i "consigli" di qualcuno che nel gruppo provvede anche a fornire. Di questi qualcuno ho visto qualche nome su questo forum.


La mia domanda: canguro, ciò che dici non può passare inosservato.
Svelaci i tuoi timori su questi fornitori di "consigli", e facci sapere i nomi dal quale ci dobbiamo tenere alla larga.
Quelli che scrivono soltanto, come me, per questioni morali... quelli che pedalano, come te, anche e soprattutto per questioni fisiche, sportive e di salute.

Non facciamo che lanciamo il sasso e nascondiamo la mano... gli utenti di questo Forum non si meritano mezze verità o verità supposte.
Perchè si fa presto a mettere le verità da una parte, e le supposte dall'altra...

Grazie per la tua futura chiarezza!

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/03/2005 alle 19:55
Originariamente inviato da mario82

Originariamente inviato da canguro

In più tante volte si pratica il fai da te senza l'intervento di nessun medico (quanti se lo possono permettere ?), ma solo con i "consigli" di qualcuno che nel gruppo provvede anche a fornire. Di questi qualcuno ho visto qualche nome su questo forum.


La mia domanda: canguro, ciò che dici non può passare inosservato.
Svelaci i tuoi timori su questi fornitori di "consigli", e facci sapere i nomi dal quale ci dobbiamo tenere alla larga.
Quelli che scrivono soltanto, come me, per questioni morali... quelli che pedalano, come te, anche e soprattutto per questioni fisiche, sportive e di salute.

Non facciamo che lanciamo il sasso e nascondiamo la mano... gli utenti di questo Forum non si meritano mezze verità o verità supposte.
Perchè si fa presto a mettere le verità da una parte, e le supposte dall'altra...

Grazie per la tua futura chiarezza!


SOTTOSCRIVO!!!

 

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Livello Fausto Coppi




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Registrato: Jul 2004

  postato il 14/03/2005 alle 20:06
La mia domanda: canguro, ciò che dici non può passare inosservato.
Svelaci i tuoi timori su questi fornitori di "consigli", e facci sapere i nomi dal quale ci dobbiamo tenere alla larga.
Quelli che scrivono soltanto, come me, per questioni morali... quelli che pedalano, come te, anche e soprattutto per questioni fisiche, sportive e di salute.
Non facciamo che lanciamo il sasso e nascondiamo la mano... gli utenti di questo Forum non si meritano mezze verità o verità supposte.
Perchè si fa presto a mettere le verità da una parte, e le supposte dall'altra...


Mario, non credo che Canguro possa spiattellare senza alcuna prova i nomi dei corridori-pusher dei quali gli è giunta l’eco, al limite potrebbe comunicarteli in un messaggio privato in modo che tu sappia quali personaggi non valga nemmeno la pena intervistare.
Occhio a tutti nel fare i nomi, io avrei più paura della PenCin e affini che degli avvocati di Lèns.
A Canguro io rivolgo semplicemente l’invito a proseguire i suoi studi universitari vivendo l’agonismo come un momento ricreativo.
Stai tranquillo che se possiedi del talento autentico esso verrà inesorabilmente a galla, è il richiamo della natura, non credere alla storia dei potenziali campioni che mollano perchè non vogliono omologarsi alla pratica della dopa.
Se invece sei un mediocre della bicicletta, la tua grandezza starà nel riconoscere i tuoi limiti riuscendo comunque a goderti la vita, senza pretendere di essere ciò che non sei.
Sei un grande, non rimpicciolirti!

Per Nocentini: infatti nel dubbio mi sono ben guardato dal dichiarare apertamente il nome di cui sospetto.
Potrebbe anche essere che le iniziali siano fittizie, utilizzate dagli inquirenti per fare riferimento alla persona in questione senza svelarne l’identità e senza alimentare sospetti fuorvianti (la gente comune non potrà mai fare le stesse supposizioni di noi appassionati almanaccari sull’identità di A.T.).

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/03/2005 alle 20:21
pero'scusami aranciata,nn credo neanche che sia giusto rischiare di rovinare l'armonia di un forum che proprio su cio'(salvo piccole eccezioni)fonda la sua grandezza ed il suo largo consenso,implicito nell'industriale entrata di nuovi amici appassionati di ciclismo e nei loro complimenti(fortunatamente)in larga maggioranza rispetto alle critiche!!!
anche perche'nn e'che coloro che gravitano intorno al mondo delle corse siano tantissimi qua dentro,anzi,ed e'alto il rischio di poter scatenare inutili polemiche(e dico poco..)visto che come tu stesso dici si tratta presumibilmente di illazioni,voci o poco piu'!
concordo pienamente sul fatto che(ormai)spiattellare i nomi su un forum pubblico sia assolutamente controproducente(e magari la soluzione migliore e'quella,come tu dici,di un messaggio privato),ma permettimi "lanciare il sasso senza nn poter far altro che nascondere la mano" mi sembra un comportamento quantomeno irresponsabile!!!

ciao

 

[Modificato il 14/03/2005 alle 21:26 by Pirata x sempre]

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Livello Giro




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  postato il 14/03/2005 alle 20:29
Secondo voi cosa può spingere un atleta a sottoporsi a trattamenti di questo tipo?
Me lo sono sempre chiesto da fin da quando ho letto il libro di Metheour e le confessioni di Manzano. Erano corridori scarsi che avrebbero avuto veramente poche probabilità di sfondare, tuttavia si iniettavano qualunque cosa nelle vene e sopportavano qualsiasi conseguenza fisica al fine di continuare a correre in bici seppur con scarsi risultati. Può davvero arrivare a livelli così alti l'incoscenza?

 
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Livello Giro




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  postato il 14/03/2005 alle 20:35
...E comunque era incoscienza....!!!
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/03/2005 alle 22:24
permettimi "lanciare il sasso senza nn poter far altro che nascondere la mano" mi sembra un comportamento quantomeno irresponsabile!!!


Abbi pazienza Pirata, all’orecchio di Canguro giunge la voce che questo corridore piuttosto che quest’altro direttore sportivo sono referenti principe per chi volesse fare shopping.
Se si mettesse a fare dei nomi rischierebbe solamente una querela che lo vedrebbe inesorabilmente perdente, giacchè sarebbero contrapposte la sua parola contro quella del diffamato.
Gliele pagheresti tu le spese legali?
Anche Morris in più occasioni ha scritto di averne sentite o intuite di tutti i colori a proposito di corridori, direttori e zambottini vari, gli hai mai chiesto di spifferare i nomi in oggetto o lo hai mai accusato di essere uno che lancia il sasso e nasconde la mano?
Anche qualora possedesse delle prove "provate", gli suggerirei di raccontarle alla pubblica autorità piuttosto che in un forum.

Attenzione, io ho inteso la frase di Canguro in questo senso: si dice che siano fornitori di dopa alcuni corridori cui si è accennato nel forum.
Ho la sensazione che tu abbia capito: si dice che siano fornitori di dopa alcuni corridori, uno dei quali scrive in questo forum.
Se è così, sarebbe utile che Canguro chiarisse la sua frase, per evitare equivoci.
Ciao


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/03/2005 alle 22:31
e ti assicuro che nn sono l'unico ad avere inteso una cosa del genere...!!!
spero venga presto canguro a chiarirci l'equivoco...

certo che,come tu dici,nel caso avesse fatto dei discorsi generali cio'nn sarebbe di certo un problema,tutt'altro,come dice lo stesso morris la bellezza di questo forum e'proprio il suo "anti-conformismo" soprattutto in certi discorsi!
....sulle spese legali posso dirti che al massimo posso fargli da avvocato...ormai sono allenato...

 

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Giuseppe Matranga

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Livello Marco Pantani




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  postato il 14/03/2005 alle 23:08
Originariamente inviato da aranciata_bottecchia

A Canguro io rivolgo semplicemente l’invito a proseguire i suoi studi universitari vivendo l’agonismo come un momento ricreativo.
Stai tranquillo che se possiedi del talento autentico esso verrà inesorabilmente a galla, è il richiamo della natura, non credere alla storia dei potenziali campioni che mollano perchè non vogliono omologarsi alla pratica della dopa.
Se invece sei un mediocre della bicicletta, la tua grandezza starà nel riconoscere i tuoi limiti riuscendo comunque a goderti la vita, senza pretendere di essere ciò che non sei.
Sei un grande, non rimpicciolirti!



Mi associo di cuore al consiglio e alle considerazioni di sui sopra.

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 14/03/2005 alle 23:17
Originariamente inviato da aranciata_bottecchia


Se si mettesse a fare dei nomi rischierebbe solamente una querela che lo vedrebbe inesorabilmente perdente, giacchè sarebbero contrapposte la sua parola contro quella del diffamato.
...

Anche qualora possedesse delle prove "provate", gli suggerirei di raccontarle alla pubblica autorità piuttosto che in un forum.

Attenzione, io ho inteso la frase di Canguro in questo senso: si dice che siano fornitori di dopa alcuni corridori cui si è accennato nel forum.
Ho la sensazione che tu abbia capito: si dice che siano fornitori di dopa alcuni corridori, uno dei quali scrive in questo forum.
Se è così, sarebbe utile che Canguro chiarisse la sua frase, per evitare equivoci.



Anche in questo caso sono perfettamente d'accordo con Aranciata. Non si può chiedere a Canguro di fare dei nomi nel forum.

Però, ecco, anch'io non ho chiaro cosa la sua frase volesse esattamente dire. Canguro chiariscici per favore soltanto il senso esatto della tua frase...

Ciao

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/03/2005 alle 23:43
forse io non capisco bene, ma mi sembra assolutamente superfluo che canguro chiarisca.
E' noto a tutti che ci sono direttori sportivi, corridori pro, ex-pro nelle gran fondo e probabilmente anche dilettanti che guadagnano di più spacciando dopa che con i premi...
basta ricordare i soprannomi di alcuni corridori.

e poi vorrei capire perchè canguro deve fare dei nomi, anche se non credo prenderà querele, perchè a certi personaggi conviene restare nell' ombra e non battere la grancassa,mentre invece tutti noi dobbiamo in modo più o meno criptico cercare di far sapere che abbiamo capito chi è AT senza peraltro scrivere uno straccio di nome?

ma, anche se forse non centra molto, che fine ha fatto la querela di lelli che doveva fare a pezzi millar? forse, dopo che è stato in francia dal giudice si è dimenticato oppure è troppo impegnato, guarda caso, con la pennelli cinghiale?
se sbaglio , senz' altro faccio ammenda.

@canguro: leggi le parole di aranciata , sono un tesoro e continua ad andare in bici fino a quando hai voglia; anche se sei un dilettante che va forte , non sei obbligato a correre in squadre finto pro ma divertiti con risultati ottimi in un team di amici veri e ce ne sono anche che fanno attività a buon livello
ciao

mestatore

 
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Livello Fausto Coppi
Utente del mese Luglio 2009




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  postato il 15/03/2005 alle 00:16
Aranciata, ho riletto l’articolo oggetto del thread, sul sito del maccartista e devo dire che vi sono modificazioni: alcune si possono ricollegare all’esigenza di spazi del giornale (ma anche qui il nostro poteva essere più bravo), altre di sostanza e qui viene a galla ciò che ho sostenuto nell’intervento sopra. Nonostante l’allungamento, non appare ancora la parola medico.

Che sia l’atleta il soggetto comunque da colpire, è una massima sempre più insopportabile dell'opera dell’acquatico.

Voglio ribadire, nella convinzione non si tratti di A.T. (perché se così fosse, l’estensore dimostrerebbe, ancora una volta, di essere assai scarso in quanto a conoscenza di regolamenti e sostanza), ma di altre iniziali, che ci troviamo di fronte ad uno stupido che non poteva in alcun modo stendere gli aberranti contenuti del diario, solo per sentito dire o per sue convinzioni. Periodi ed entità di somministrazioni, dimostrano un continuo contatto col "santone".....

Sui regolamenti antidoping, io sono il primo a dire che c’è molto ancora da fare e che va rivoluzionata, probabilmente, la filosofia dell’antidoping, portando il controllore a ragionare coi medesimi credi e sviluppi di chi vuole barare. Ma proprio perché criticare senza proporre, può essere un altro segno o graffio del maccartismo becero di taluni, sono a riconoscere, per onore di verità ed onestà, ciò che di significativo è stato fatto sul campo dei controlli antidoping. Perciò ribadisco che gli A.T. non sarebbero in grado, oggi, di tenere quei ritmi di flagello. Grazie a Dio qualcosa di tangibile per frenarli c’è.

 
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Livello Fausto Coppi
Utente del mese Luglio 2009




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  postato il 15/03/2005 alle 00:36
Ematocrito ha scritto....
Secondo voi cosa può spingere un atleta a sottoporsi a trattamenti di questo tipo?
Me lo sono sempre chiesto da fin da quando ho letto il libro di Metheour e le confessioni di Manzano. Erano corridori scarsi che avrebbero avuto veramente poche probabilità di sfondare, tuttavia si iniettavano qualunque cosa nelle vene e sopportavano qualsiasi conseguenza fisica al fine di continuare a correre in bici seppur con scarsi risultati. Può davvero arrivare a livelli così alti l'incoscenza?


Il danaro ed il successo muovono montagne in una società che ha perso valori. Per questi brocchi atleti e uomini dal QI sui generis, correndo nell'elite del ciclismo, il sogno di poter essere qualcuno in grado di portarsi a casa almeno 150.000 euro l'anno, non era, e non è, poi così astruso. Pensa a quegli amatori che non potranno mai vincere qualcosa di importante e che si dopano come cavalli, per premi in natura, o per guadagnare (come sovente avviene) 30.000 euro l'anno...
O quelli di altri sport, che lo fanno anche per molto meno....
A volte, anche senza danaro, basta potersi gustare la realtà di vedersi famosi, o riferimento di un mondo, certo ristretto, ma indubbiamente esistente.....
Se una società come la nostra è riuscita a far passare come una massima degna, quella che "è meglio vivere un giorno da leoni piuttosto che cento da pecore" e che ha prodotto il culto del vincente, mettendo in me..a chi perde; oppure che non sa cosa sia la cultura del perdente che è poi la vera cultura, bèh..... queste incoscienze si spiegano.
E' aberrante, lo so, ma tant'è.
Ecco perchè continuo a dire che i mali sui quali il doping si moltiplica, ci riconducono alla società e alla politica...

A tal proposito se avrai voglia, leggi quello che ho scritto tempo fa qui, di cui ti riporto il link
http://www.cicloweb.it/forum/viewthread.php?tid=680

Ciao!

Morris

 
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Non registrato



  postato il 15/03/2005 alle 00:37
Originariamente inviato da aranciata_bottecchia

Mario, non credo che Canguro possa spiattellare senza alcuna prova i nomi dei corridori-pusher dei quali gli è giunta l’eco, al limite potrebbe comunicarteli in un messaggio privato in modo che tu sappia quali personaggi non valga nemmeno la pena intervistare.


Aranciata... qui non si tratta di qualcuno da intervistare... non so se tu creda al fatto che non me ne freghi niente in questo momento... soltanto che la frase di canguro l'ho interpretata come se qualcuno all'interno del Forum fosse quel "fornitore di consigli" che lo stesso nostro forumista accennava.

Se così fosse rimango della mia idea che canguro dovrebbe dirci gli iscritti che lui reputa tali, se invece la frase di canguro era riferita al mondo esterno e non a questo Forum ritraggo non la mia richiesta, ma l'intero post, e lo faccio di corsa. E' lui, in tal caso, a dover prendere le decisioni che crede opportune: ma nel caso in cui la mia interpretazione fosse corretta non mi sembrerebbe giusto "lanciare il sasso e nascondere la mano".

Direi lo stesso di Morris, se scrivesse riferendosi a qualcuno del Forum... ma non lo fa, e non mi sono mai permesso di chiedere o consigliare di "dirci" niente di alcunchi.

Questo per dire che non uso un metro differete per Morris e per canguro, nè che rimprovero a canguro di non farsi capire altrettanto bene di come fa il nostro poeta (ma chi potrebbe vantarsi di tanto?).
Soltanto che davvero io ho capito la sua frase in questo senso.

Spero che l'arcano verrà risolto presto.

 

[Modificato il 15/03/2005 alle 03:13 by Monsieur 40%]


 
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Livello Fausto Coppi
Utente del mese Luglio 2009




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  postato il 15/03/2005 alle 00:58
Un chiarimento sui nomi.
Non c’è bisogno di dire, che di Tizio o Caio si chiacchiera, basta rimanere sul vago e far capire che l’onda dei tam tam la si conosce. Ed è la stessa che è conosciuta da chi indaga portando una toga o una divisa. Nessuno può querelare se nomi non si fanno, ma dire che certi medici erano sulla bocca di tutti e che solo dopo tre o forse quattro anni, qualcuno, attraverso una trasmissione televisiva, ha costretto qualche indagatore ad intervenire, è solo evidenziare la verità dei fatti.
Diciamola tutta, nonostante in questo paese vi siano state toghe che han cercato pure “l’effetto”, la realtà lautamente maggioritaria è quella che l’indagante ci pensa diecimila volte prima di toccare un professionista col camice bianco e il conto in banca gonfio. Cosa che invece non succede per nulla verso un poveraccio che, magari, è pure vittima della sua stupidaggine.
Ed oggi, se si è indagatori appena appena intelligenti, si antepone alle retate verso i professionisti, quelle sugli amatori, per un motivo semplice: lì ci sono i numeri che fanno guadagnare gli spacciatori e lì ci sono pure le possibilità di conoscere un’entità maggiore delle maglie della rete. Ma quando un magistrato come Soprani, mette dubbi sulla giustezza dell’estensione della legge 376/2000 anche a quel mondo, vien più che da pensare sulla effettiva volontà di andare con le mani pesanti in quella direzione......
La mia non è un’accusa, ma l’espressione di un libero pensiero in un paese che si lava la bocca in continuazione, circa la sua libertà e democrazia. Fossi ancora un politico lo direi nei comizi, ed andrei controcorrente, perché è ora di finirla con la normalizzazione di ogni cosa e con l’arte del compromesso come unico e totale modo di camminare.

Infine, la frase di Canguro, verso il quale mi associo con Aranciata, Felice e Mestatore, circa l’atteggiamento da tenere nel rapporto studio-sport, credo sia probabilmente figlia di una infelice espressione. Un suo chiarimento, comunque, non può che far piacere e dissipare ogni possibile cattiva interpretazione.

 
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  postato il 15/03/2005 alle 09:41
Scusate, qualkuno (magari Mario82 o Pirata x Sempre) potrebbe mandarmi in privato l'identità di questo O.T., al fine di non andarmi a spulciare gli almanacchi degli ultimi 7-8 anni....GRAZIE A TUTTI
:-)
roberto

 
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  postato il 15/03/2005 alle 10:27
Pirata e Mario, io ho detto "DI QUALCUNO CHE NEL GRUPPO PROVVEDE A FORNIRE. DI QUESTI QUALCUNO HO VISTO QUALCHE NOME SU QUESTO FORUM" ...

quindi nominando il gruppo è evidente che mi riferisco a un corridore, e sul forum non ci sono corridori che scrivono firmandosi con nome e cognome per cui la mia frase riguarda qualcuno (diciamo uno) di cui ho visto il nome, non qualcuno di quelli che scrivono visto appunto che di questi ultimi non si conoscono i nomi.

Chiarito questo è evidente che il nome non si può fare (Admin lo cancellerebbe subito).
Senza prove non si fanno nomi, con le prove non si fanno qui.
Si può anche giocare a indovinare questo P.P. (iniziali vere o false ?).

Inoltre come è stato detto non è una grande rivelazione visto che si sa bene che spesso lo spaccio viene dall'interno. Come allo stesso modo si vedono i buchi appena al di sopra del calzino !

Grazie a tutti per gli incoraggiamenti. Ad Aranciata voglio dire, è vero che la storia del "non passo perchè non voglio prendere" è diventata una banalità, però aggiungo il ciclismo è uno sport non solo fisico, ci vuole tanta convinzione e grinta sia in gara che in allenamento. Spesso l'idea (giusta o sbagliata che sia) di non competere ad armi pari contribuisce a far perdere questa convinzione e di sicuro non sono pochi quelli che mollano per questo motivo.

 
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  postato il 15/03/2005 alle 13:48
Originariamente inviato da canguro

Pirata e Mario, io ho detto "DI QUALCUNO CHE NEL GRUPPO PROVVEDE A FORNIRE. DI QUESTI QUALCUNO HO VISTO QUALCHE NOME SU QUESTO FORUM" ...

quindi nominando il gruppo è evidente che mi riferisco a un corridore, e sul forum non ci sono corridori che scrivono firmandosi con nome e cognome per cui la mia frase riguarda qualcuno (diciamo uno) di cui ho visto il nome, non qualcuno di quelli che scrivono visto appunto che di questi ultimi non si conoscono i nomi.

Chiarito questo è evidente che il nome non si può fare (Admin lo cancellerebbe subito).
Senza prove non si fanno nomi, con le prove non si fanno qui.
Si può anche giocare a indovinare questo P.P. (iniziali vere o false ?).


Caro canguro,
in realtà non era molto evidente...
Ma sono felicissimo di aver capito male!!!

Ovviamente detto questo va da sè che i nomi o iniziali reali e/o fittizie non ci competono; il tuo <> è da manuale.

Ciao,
Mario

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 15/03/2005 alle 14:02
scusa anche da parte mia canguro,fortunatamente avevo frainteso....e chiarito questo equivoco aggiungo che tutto il resto di cio'che dici e'assolutamente condivisibile,anzi ti ringrazio per averci invitato a riflettere anche sulle corse"meno sponsorizzate"(e se ho ben capito sul ciclismo giovanile...)!

mi accodo infine alle sagge considerazioni di davide/ranciata,nella speranza che siano un monito per tutti gli amici di questo forum(e nn)che si stanno affacciando(o che speriamo lo faranno a breve)al professionismo di questo bellissimo sport!

ciao


 

[Modificato il 15/03/2005 alle 23:00 by Pirata x sempre]

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Giuseppe Matranga

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 15/03/2005 alle 22:21
Sciolto l’equivoco dunque.
Devo dire che non ho mai sospettato un solo secondo che Canguro puntasse l’indice contro qualcuno nel forum, e addirittura solo in un secondo momento mi sono accorto che la frase del nostro passista veloce si prestava ad essere travisata.

Ad Aranciata voglio dire, è vero che la storia del "non passo perchè non voglio prendere" è diventata una banalità, però aggiungo il ciclismo è uno sport non solo fisico, ci vuole tanta convinzione e grinta sia in gara che in allenamento. Spesso l'idea (giusta o sbagliata che sia) di non competere ad armi pari contribuisce a far perdere questa convinzione e di sicuro non sono pochi quelli che mollano per questo motivo.


Canguro, quello che descrivi è proprio il meccanismo psicologico che spinge parecchi ragazzi a mettere da parte i propri sogni.
Un buon direttore sportivo è comunque capace di distinguere, indipendentemente dai risultati, un potenziale campione da un limone spremuto.
Il problema del passaggio riguarda principalmente i corridori di livello medio e medio-basso e, assodata la pietà che proviamo per quei ragazzi che più o meno volontariamente si lasciano suggestionare dai cattivi maestri, ti dirò che non è completamente negativa la circostanza che descrivi, preferei che un mio amico abbandonasse l’attività, consumato dal dubbio cui fai cenno, piuttosto che proseguisse arrendendosi all’illusione che, adeguandosi all’andamento comune, il futuro professionistico gli sarebbe garantito.
Piuttosto bisogna considerare che alcuni ragazzi giovanissimi, ma anche della tua età, credono di essere uomini fatti e finiti non sospettando minimamente che la propria capacità di accettare il sacrificio aumenterà con il tempo, non sospettano che migliorerà ancora la capacità di concentrazione, la forza d’animo, l’abilità nel circoscrivere dubbi e paure senza lasciarsi trascinare nell’ansia, e alcuni o parecchi tra costoro abbandonano prima del dovuto.
Per questo motivo ha nuovamente grandissimo peso la figura del direttore sportivo.
Ciao!

 
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Livello Giro




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  postato il 02/04/2005 alle 18:38
Svelato l'arcano!!!
L'ex ciclista autore dell'agenda shock sui suoi trattamenti "farmaceutici" durante i suoi anni di professionismo non era A.T., come erroneamente indicato da Capodacqua, bensì D.T. cioè David Tani, recentemente accusato di traffici dopanti nel mondo delle granfondo. Lo rivela lo stesso Capodacqua sul suo sito Sportpro.it

 
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  postato il 03/04/2005 alle 01:28
E se invece di David Tani beccavano Ciccillo Esposito, Capodacqua avrebbe detto di essersi sbagliato ed aver scritto A.T. al posto di C.E.?!

Mah...


 
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