un giorno con il mio babbo dovetti recarmi a consegnare fiori e piante. facemmo una strada ripidissima, tutta curve e tornanti.All'imbocco notammo due ciclisti fermi, che discorrevano. Uno lo riconoscemmo, era Moreno, un amico che correva per la Giacobazzi di Nonantola, al quale non davamo molto credito, insomma aveva una nomea di pazzariello.L'altro era un ragazzo magrissimo che Moreno ci presentò così: è romagnolo, viene ogni tanto perchè dice che da qua a Gaiato ci mette meno di 10 minuti, corriamo insieme alla Giacobazzi.Io e il Babbo raggiungemmo la cima col furgone e in barba alla consegna aspettammo quei due matti che sotto al sole, scalavano quella spelonca in Appennino. So solo che quando arrivò il primo non era minimamente sudato e che dal momento del nostro arrivo sulla cima passarono non molti minuti. Io rimasi impressionato e gli dissi. "Te bisogna che fai delle scommesse con sta storia, che diventi ricco". "Mo che ricco-rispose- mi diverto a far scoppiare Moreno che prova a venirmi dietro, così mi alleno. Ma te di dove sei?Sono di Cesenatico, sto a casa di Moreno fino a Domenica, poi andiamo insieme a fare una gara in Toscana". Io credo che un cinquantino su quella salita impieghi di più. Per chi non l'avesse capito, quell'omino, mio quasi coetaneo era Marco Pantani. Moreno, oggi, ha una panza che arriva prima di lui.