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Rubin Carter, The Hurricane
Subsonico - 12/09/2007 alle 14:44

Salve a tutti, ieri sera mi è capitato di vedere per la seconda volta un film interessante, "Hurricane" (1999), un film in cui Denzel Washington interpreta Ruby Carter, un pugile incarcerato per triplice omicidio nel 1966 e poi rilasciato nel 1985 dalla corte federale, in quanto fu provata la sua innocenza. Oltre a essere curioso di sapere qual è la realtà della vicenda giudiziaria, al di là del film che propende decisamente all'innocenza di Carter, vorrei capire chi era Hurricane, e dato che in questo forum leggo spesso discussioni riguardanti la Boxe, penso ci sia qualcuno capace di tracciarne un profilo. Innanzitutto, in che categoria combatteva....


nino58 - 12/09/2007 alle 15:12

Non conosco molto la parte sportiva della vicenda. Però so che l'intervento di Bob Dylan, attraverso una delle sue canzoni più lunghe e più belle, probabilmente aprì gli occhi all'opinione pubblica su quella storia. Come il film su Sacco e Vanzetti.


Goodwood - 12/09/2007 alle 16:33

Ciao Subsonico, mi limito a fare un breve profilo del Carter pugile tralasciando la vicenda giudiziaria, che in ogni caso ha levato dalle scene pugilistiche un atleta nella fase calante della sua carriera nonostante fosse appena alla soglia dei 30 anni. "Hurricane" Carter è stato un discreto peso medio, dotato di ottima potenza ma dal punto di vista tecnico e dell'impostazione pugilistica non era oggettivamente eccelso. Fu prorpio la sua potenza e l'esplosivita del "pugno" a creargli una certa popolarità ad inizio carriera in cui centrò il risultato indubbiamente piu importante della sua breve carriera pugilistica, ovvero la vittoria sul grandissimo Emile Griffith. Proprio questa vittoria gli spianò la strada verso la chance mondiale: affrontò Giardiello, un vecchio guerriero del ring che oggettivamente era di un altro spessore rispetto a Carter... Dopo la sconfitta nel mondiale, praticamente si concluse la carriera di Carter a gradni livelli. continuò a combattere raccogliendo tuttavia più sconfitte che vittorie, sino al 66 quando venne incriminato, processato ed arrestato per le note vicende. Ritengo che Carter abbia ottenuto sul ring i risultati che un pugile del suo livello può conseguire; non credo sarebbe mai potuto diventare campione, anche perchè in quel periodo la categoria dei medi era ricca di grandissimi atleti: Tiger, Fullmer, Griffith, Giardiello e ci metto dentro pure il nostro Benvenuti che iniziava ad affacciarsi sui grandi palcoscenici della boxe mondiale. Ovvero pugili che hanno segnato la storia della categoria. Spiace ammetterlo, ma senza la vicenda giudiziaria Rubin Carter sarebbe passato alla storia come uno dei tantissimi discreti pugili del passato di cui oggi molto probabilmente non se ne parlerebbe quasi mai. Il film incentrato sulla sua vita è chiaramente romanzato come spesso succede quando si tracciano sul grande schermo i profili di determinati personaggi: dalla visione del film un non appassionato di boxe potrebbe evincere che Rubin Carter sia stato un pugile di spessore... beh, così non è stato. Ottima picchiatore, grande coraggio, ma questo non basta per far di un pugile un campione. Resta in ogni caso la grandezza dell'uomo Rubin Carter, capace di sopportare un ingiustizia, riuscendo a reagire nonostante il calvario vissuto.


antonello64 - 12/09/2007 alle 18:22

qui ho trovato un resoconto abbastanza dettagliato della storia http://it.wikipedia.org/wiki/Rubin_Carter mi pare inoltre di aver letto da qualche parte che Bob Dylan, dopo aver scritto "Hurricane", si disinteressò completamente della vicenda.


Subsonico - 12/09/2007 alle 19:07

[quote][i]Originariamente inviato da Goodwood [/i] Ciao Subsonico, mi limito a fare un breve profilo del Carter pugile tralasciando la vicenda giudiziaria, che in ogni caso ha levato dalle scene pugilistiche un atleta nella fase calante della sua carriera nonostante fosse appena alla soglia dei 30 anni. "Hurricane" Carter è stato un discreto peso medio, dotato di ottima potenza ma dal punto di vista tecnico e dell'impostazione pugilistica non era oggettivamente eccelso. Fu prorpio la sua potenza e l'esplosivita del "pugno" a creargli una certa popolarità ad inizio carriera in cui centrò il risultato indubbiamente piu importante della sua breve carriera pugilistica, ovvero la vittoria sul grandissimo Emile Griffith. Proprio questa vittoria gli spianò la strada verso la chance mondiale: affrontò Giardiello, un vecchio guerriero del ring che oggettivamente era di un altro spessore rispetto a Carter... Dopo la sconfitta nel mondiale, praticamente si concluse la carriera di Carter a gradni livelli. continuò a combattere raccogliendo tuttavia più sconfitte che vittorie, sino al 66 quando venne incriminato, processato ed arrestato per le note vicende. Ritengo che Carter abbia ottenuto sul ring i risultati che un pugile del suo livello può conseguire; non credo sarebbe mai potuto diventare campione, anche perchè in quel periodo la categoria dei medi era ricca di grandissimi atleti: Tiger, Fullmer, Griffith, Giardiello e ci metto dentro pure il nostro Benvenuti che iniziava ad affacciarsi sui grandi palcoscenici della boxe mondiale. Ovvero pugili che hanno segnato la storia della categoria. Spiace ammetterlo, ma senza la vicenda giudiziaria Rubin Carter sarebbe passato alla storia come uno dei tantissimi discreti pugili del passato di cui oggi molto probabilmente non se ne parlerebbe quasi mai. Il film incentrato sulla sua vita è chiaramente romanzato come spesso succede quando si tracciano sul grande schermo i profili di determinati personaggi: dalla visione del film un non appassionato di boxe potrebbe evincere che Rubin Carter sia stato un pugile di spessore... beh, così non è stato. Ottima picchiatore, grande coraggio, ma questo non basta per far di un pugile un campione. Resta in ogni caso la grandezza dell'uomo Rubin Carter, capace di sopportare un ingiustizia, riuscendo a reagire nonostante il calvario vissuto. [/quote] Grazie Mille Goodwood: eri uno di quelli da cui mi aspettavo una risposta dettagliata e non mi hai affatto deluso ;)


maglianera - 12/09/2007 alle 22:22

[quote][i]Originariamente inviato da nino58 [/i] Non conosco molto la parte sportiva della vicenda. Però so che l'intervento di Bob Dylan, attraverso una delle sue canzoni più lunghe e più belle, probabilmente aprì gli occhi all'opinione pubblica su quella storia. Come il film su Sacco e Vanzetti. [/quote] Hurricane, inserita nell'LP Desire,1975, (ed uscita anche come singolo, nonostante dovesse occupare entrambe le facciate del 45 giri) è davvero una grandissima canzone, secondo me una delle più belle di Bob:clap:


Admin - 13/09/2007 alle 03:16

[quote][i]Originariamente inviato da maglianera [/i] Hurricane, inserita nell'LP Desire,1975, (ed uscita anche come singolo, nonostante dovesse occupare entrambe le facciate del 45 giri) è davvero una grandissima canzone, secondo me una delle più belle di Bob:clap: [/quote] Forse LA PIÙ bella!!!


antonello64 - 13/09/2007 alle 15:15

[quote][i]Originariamente inviato da Admin [/i] [quote][i]Originariamente inviato da maglianera [/i] Hurricane, inserita nell'LP Desire,1975, (ed uscita anche come singolo, nonostante dovesse occupare entrambe le facciate del 45 giri) è davvero una grandissima canzone, secondo me una delle più belle di Bob:clap: [/quote] Forse LA PIÙ bella!!! [/quote] come si fa a dirlo: Blowin' in the wind, Knockin' on heaven's door, Like a rolling stone... Eh, ce ne sono, ce ne sono! e Hurricane entra con pieno diritto in questa lista.